Altra debacle per il Milan, pesante sconfitta nella gara di campionato contro l’Atalanta, ecco l’analisi di Gattuso ai microfoni di Premium: “Tante cose sono funzionate, all’inizio la partita è stata interpretata bene. Ma siamo andati in svantaggio e il campo è diventato in salita. Nella ripresa ci abbiamo provato, ma non è bastato. Stiamo sempre a cercare di spiegare perché gli episodi ci condannano, ma questi episodi sfavorevoli ce li andiamo a cercare commettendo degli errori. Quando dico che non siamo una squadra lo tocco con mano: nei momenti di difficoltà non riusciamo a reagire, è un dato di fatto. Non è colpa dei singoli giocatori. Confronto con i dirigenti a fine partita? È una situazione complicata, c’è la contestazione dei tifosi: non si può pensare di continuare la stagione in questo modo. Ma non vedo gente che non si impegna: vedo gente che fa una fatica pazzesca, ma è evidente che siamo una squadra fragile. Rassicurazioni sul mio ruolo? Io oggi sono l’allenatore del Milan, ma sono l’ultimo dei problemi: oggi il problema non è solo la condizione, ma c’è anche la componente mentale. Quello che stiamo facendo non basta, dobbiamo diventare squadra e per farlo dobbiamo commettere meno errori, perché ne facciamo tanti. Dimissioni? Se pensassi che il problema sono io, se vedessi che i giocatori non mi seguono… Ci manca fame, malizia, cattiveria. Donnarumma non irreprensibile sul primo gol? Quando si prende gol è colpa di tutti. Bisogna anche smetterla di fare paragoni con il passato: non ci stanno, c’erano giocatori diversi, una società diversa. Ora dobbiamo pensare al presente, un presente pieno di difficoltà dalle quali dobbiamo cercare di uscire tutti assieme”.