L’Italia eliminata dal Mondiale di Russia prima ancora del sorteggio che deciderà i gironi: gli Azzurri non sono riusciti a qualificarsi dopo una doppia sfida estremamente sfortunata contro una Svezia furba, cinica, calcisticamente orribile ma molto intelligente. Sono stati 180 minuti da incubo per l’Italia che ha subito un gol per un rimpallo e stasera a San Siro ha collezionato 30 tiri verso la porta avversaria, di cui 6 nello specchio della porta, battendo 8 calci d’angolo a 0 e concludendo la gara con il 76% di possesso palla. Ma dopo aver perso la gara d’andata era facile immaginare questi numeri, e la differenza tecnica tra le due squadre doveva emergere già prima nel match d’andata. Se guardiamo a queste due partite, è solo colpa nostra.
Gli orrori di Ventura nelle confusionarie scelte degli ultimi mesi, dalle convocazioni al modulo fino all’incredibile formazione che ci ha costretto a tifare per un inspiegabile Gabbiadini mentre il nostro talento più grande, Insigne, è rimasto in panchina fino alla fine, sono sotto gli occhi di tutti e su CalcioWeb le evidenziamo da tempi non sospetti. E’ chiaro che adesso bisognerà svoltare con un nuovo progetto tecnico che valorizzi i tanti calciatori importanti che quest’Italia ha. Ciò che fa più rabbia, però, è che questo risultato così catastrofico non è certo meritato, se consideriamo che l’Europa manderà al Mondiale di Russia 14 squadre e l’Italia non è certo inferiore a queste, e neanche alla metà di queste.
Detto degli orrori di casa nostra, cerchiamo di spiegare a tutti coloro che guardano l’Italia soltanto una volta ogni quattro anni e non hanno idea di come funziona il calcio, per quale motivo l’Italia non andrà ai Mondiali in Russia. Perché è questo il motivo reale per cui rimarremo a casa: è tutta colpa di un regolamento assurdo che sorteggia le squadre in base al Ranking mondiale FIFA, una classifica internazionale che si calcola a punti con modalità complicatissime e discutibili (ad esempio, vengono conteggiati persino i risultati delle amichevoli!).
Nella classifica attuale, ad esempio, il Belgio è 5°, la Polonia 6ª, la Spagna 8ª, il Cile 9°, la Svizzera 11ª, il Galles 14°, l’Italia addirittura 15ª, l’Olanda 20ª. E’ chiaro che c’è qualcosa che non torna. E l’Italia è così indietro perché negli ultimi dieci anni ha disputato tantissime amichevoli di lusso, ovviamente non sempre vincenti, che ci hanno costretto a scivolare così indietro nonostante lo straordinario Europeo 2016 in cui la nostra nazionale allenata da un fantastico Antonio Conte appena un anno e 5 mesi fa ha umiliato le super favorite Belgio e Spagna, dando grandi lezioni di calcio, e poi ha tenuto testa alla Germania finendo fuori soltanto ai calci di rigore ai Quarti di Finale. Il problema è che in base a quel Ranking del tutto irreale vengono sorteggiati i gironi qualificatori dei Mondiali, così l’Italia s’è ritrovata in un gruppo di ferro con la super Spagna e altre avversarie ostiche come Albania, Macedonia e Israele, mentre altrove succedeva di tutto, con Francia e Germania che si vedevano invece (giustamente!) la strada spianata ma soprattutto venivano fuori gruppi imbarazzanti, che hanno portato ai Mondiali di Russia squadre ridicole che avranno un ruolo insignificante nel torneo della prossima estate.
Ecco alcuni gruppi qualificatori in cui l’Italia avrebbe ottenuto la vittoria del girone in modo in alcuni casi agevole (addirittura in un paio di circostanze passeggiando), e in altri se lo sarebbe giocato da favorita:
- Serbia, Irlanda, Galles, Austria, Georgia e Moldavia
- Islanda, Croazia, Ucraina, Turchia, Finlandia e Kosovo
- Polonia, Danimarca, Montenegro, Romania, Armenia e Kazakistan
- Portogallo, Svizzera, Ungheria, Faeroer, Lettonia, Andorra
- Inghilterra, Slovacchia, Scozia, Slovenia, Lituania, Malta
- Belgio, Grecia, Bosnia, Estonia, Cipro e Gibilterra
Invece il sorteggio con la Spagna ci ha costretto a questi spareggi dall’epilogo drammatico. E così dall’Europa in Russia andranno, oltre ai padroni di casa qualificati d’ufficio, anche Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Portogallo, Belgio, Serbia, Polonia, Islanda, Croazia, Svizzera, Svezia e una tra Irlanda e Danimarca. Insieme all’Italia, resta a casa anche un’altra big come l’Olanda.
No, l’Italia non è più scarsa di queste. L’Italia non meritava di non andare al Mondiale. E’ questo sistema qualificatorio che è assolutamente sbagliato, vergognosamente sbagliato. Anche perché il calcio, economicamente sempre più in difficoltà a livello internazionale, non può permettersi di perdere una big come l’Italia in un’importante competizione come il Mondiale. Ed è questo il vero tema già da stasera sui tavoli della FIFA, più triste di quanto non lo sia ogni tifoso Azzurro.
E’ vero che è un dramma per l’Italia, e non solo per il mondo del calcio ma per l’economia del nostro Paese. Ma è anche un dramma per il Mondiale, non poter avere gli Azzurri. Per i soldi, perchè l’Italia è uno dei Paesi che fanno girare più denaro per l’indotto generato da questo tipo di tornei. Ma anche per lo spettacolo, perchè l’Italia ai Mondiali è sempre stata protagonista e non saranno certo Serbia, Islanda, Svizzera e Svezia a sostituire gli scontri epici tra gli Azzurri e le altre big del calcio internazionale.
All’Italia il Mondiale mancherà molto meno di quanto al Mondiale non mancherà l’Italia, anche perchè viviamo in un mondo (per fortuna) sempre più globale, e il Mondiale lo seguiremo lo stesso, magari in modo più equilibrato e imparziale, senza l’ossessione del tifo nazionalista. Invece il Mondiale non potrà contare su un’Italia che (con un altro allenatore, con un altro modulo, con un altro progetto) avrebbe potuto fare bellissima figura, giocandosi persino il titolo.
Perchè in auge abbiamo una generazione di talenti incredibile, che Ventura ha umiliato con le sue scelte degli ultimi mesi. Dopo molti anni, abbiamo due esterni difensivi grandi protagonisti nelle big internazionali (Zappacosta a destra titolare nel Chelsea, Darmian a sinistra titolare nel Manchester United). In porta e al centro della difesa di problemi non ne abbiamo, non ne abbiamo mai avuti e non ne avremo mai. A centrocampo abbiamo i migliori palleggiatori, incursori, registi e interditori del mondo con Verratti, De Rossi, Jorginho, Parolo, Florenzi, Pellegrini, Marchisio e Gagliardini. In attacco possiamo sfornare una serie di protagonisti che gran parte delle altre nazionali del mondo (persino Germania, Francia e Spagna) ci invidiano: Belotti, Immobile e soprattutto Balotelli (clamorosamente escluso mentre vengono convocati Eder, Inglese e Gabbiadini!!!) nel ruolo di prima punta, Insigne, El Shaarawy, Candreva e Bernardeschi sugli esterni. Tutti al top con le maglie dei loro club nei campionati e nelle competizioni internazionali. E’ una squadra che col 4-3-3 può fare spettacolo e il Mondiale potrebbe anche ambire a vincerlo, ovviamente con un allenatore adeguato, che sceglie di valorizzare i suoi migliori talenti nel ruolo in cui possono esprimere il meglio adattando alle caratteristiche dei calciatori le proprie scelte, e non cercando di forzare i calciatori alla propria convinzione tattica. Ma questa è tutta un’altra storia. L’Italia è morta stasera a San Siro, adesso abbiamo il compito di farla risorgere con le scelte giuste e un progetto che parta dalla competenza e dal merito. E questi sono affari tutti nostri, interni. Italiani.
Poi c’è la storiaccia della gentaglia che non capisce niente di calcio e parla, sparla, sproloquia… e siamo pure costretti a sentirli. Ai mondiali ci sarà l’Iran, ci sarà l’Arabia Saudita, l’Egitto, il Panama, il Senegal e altre squadre cuscinetto che prenderanno 7 gol a partita. Altro che merito e spettacolo. L’Italia mancherà ai Mondiali più di quanto i Mondiali non mancheranno all’Italia, e questo scandalo serva da insegnamento al calcio mondiale per cambiare questo sistema assurdo. Non lo scriviamo da italiani, ma da appassionati al mondo del calcio. Non vorremmo mai disputare un Mondiale senza la Francia, la Spagna, la Germania, l’Inghilterra, l’Olanda, il Brasile, l’Uruguay e l’Argentina. Siamo le 9 big che hanno fatto la storia di questo sport e che ancora oggi hanno sia in campo che fuori tutto il diritto di dover ambire ad una qualificazione d’ufficio a tutte le principali competizioni internazionali o, in alternativa, ad una qualificazione che sia soltanto una formalità.
L’Italia non meritava l’eliminazione perché certamente non è inferiore al 90% delle squadre che ai Mondiali ci saranno, e con il rimanente 10% può competere alla pari. L’Italia non meritava l’eliminazione per il suo pubblico fantastico che a San Siro ha intonato l’Inno di Mameli pure in un momento così drammatico mentre in campo si consumava il dramma, dimostrando uno spirito d’identità e un attaccamento al Paese persino sorprendente. Quanta ne abbiamo fatta di strada… L’Italia non meritava l’eliminazione per il coraggio della nostra Federazione che ha lanciato nel mondo la rivoluzione della tecnologia con il Var, rendendo finalmente questo sport più pulito e trasparente, mentre altrove le ingiustizie continuano (persino nelle principali competizioni internazionali come la Champions League o le Qualificazioni Mondiali). L’Italia non meritava l’eliminazione per la sua storia calcistica e per la qualità dei propri calciatori. L’Italia non meritava l’eliminazione per l’indotto che il pubblico italiano ha sempre generato in questo tipo di competizioni.
Senza Italia, Olanda, Stati Uniti, Cile e Paraguay sarà un Mondiale tristissimo, il peggiore di sempre, il più povero per indotto economico e il più brutto per il livello dello spettacolo calcistico. Basterà per aprire gli occhi ai vertici della FIFA? Questo sistema non va più bene. E adesso mentre i big del calcio internazionale si interrogano su come fare affinchè drammi così non accadano più, gli ominicchi continuano a parlare della nostra “squadraccia” che “ha fatto schifo”.