Cavani non dimentica il Napoli: parole al miele per Mazzarri ed elogio ad Hamsik

CalcioWeb

Edison Cavani in una lunga intervista concessa ai microfoni dell’Uefa ha ripercorso la sua carriera soffermandosi soprattutto sul Napoli

Intervistato dai microfoni del sito dell’Uefa, Edison Cavani, attualmente in forza al Psg, ha ripercorso la sua carriera soffermandosi soprattutto sull’esperienza al Napoli: “C’e’ stata una combinazione di fattori che mi hanno aiutato ad esplodere come calciatore. La fiducia credo sia fondamentale, non solo per quanto riguarda il calcio, ma nella vita in generale. Quando hai fiducia nella gente che ti circonda, hai piu’ forza per lavorare bene. A Napoli giocavo per un allenatore (Walter Mazzarri, ndr) che mi aveva voluto e che credeva ciecamente nelle mie capacita’. Sapeva che dovevo migliorare sotto certi aspetti ma mi diceva anche che mi ammirava e che credeva in me. Il Napoli mi ha acquistato dal Palermo e mi ha dato l’opportunita’ di farmi conoscere a livello mondiale. I tre anni passati a Napoli sono stati fondamentali per la mia carriera. E’ stata una grande esperienza per me, un grosso passo avanti nella mia carriera rispetto a Palermo”.

Hamsik (LaPresse/Spada)
Hamsik (LaPresse/Spada)

Poi un elogio a Hamsik: Credo che Marek debba essere davvero felice per quello che sta facendo. E’ un top player. E’ una vera icona del Napoli. Marek e’ al Napoli da tanto tempo e ha gia’ espresso piu’ volte il desiderio di restare a tempo indefinito. Deve essere davvero felice ed orgoglioso di essere tra i migliori marcatori nella storia del club. Se lo merita perche’ e’ una persona meravigliosa, e un professionista modello. Lo ammiravo molto quando era a Napoli per come si allenava e per l’influenza positiva che aveva su club e compagni. E’ un ragazzo fantastico. Si merita tutti questi successi e spero che il calcio continui a premiarlo per tutto quello che ci mette”. 

Infine un commento sulla parantesi Palermo: “Ero molto giovane e avevo giocato solo poche partite nella massima divisione. Avevo iniziato a giocare con il Danubio solo tre mesi prima ma avevamo vinto il campionato. Poi a 19 anni mi sono ritrovato in Europa. Mi sono ambientato subito perche’ la mentalita’ e’ simile a quella uruguaiana. Ho avuto l’occasione di iniziare a conoscere il calcio europeo”.

Condividi