E’ il Portogallo la squadra campione d’Europa 2016: i lusitani hanno avuto la meglio sulla Francia padrona di casa, 1-0 il risultato finale, goal di Eder. Per arrivare all’esito conclusivo è stato necessario ricorrere ai tempi supplementari, dopo che quelli regolamentari erano terminati a reti bianche. Un successo immeritato? No, non è affatto così. La vittoria del Portogallo è meritatissima ed il grande artefice di questo successo ha un nome e cognome ben preciso: Fernando Santos ha dato un’impronta tattica perfetta alla partita, difendendosi nei minuti regolamentari ed affondando il colpo solo dopo, grazie all’ingresso in campo di un Eder devastante, non solo per il goal segnato. E dire che tutto questo è successo, praticamente, senza Cristiano Ronaldo in campo, messo fuori dai giochi dopo pochi minuti a causa di un intervento eccessivo di Payet.
La Francia ci ha provato ma ha trovato sulla propria strada un Rui Patricio fantastico, senza contare il palo colpito al 92′ da Gignac. Un legno, però, va conteggiato anche per i rossoverdi: una traversa colpita su punizione da Guerreiro ai supplementari. Il Portogallo è nella storia e vince il primo titolo della sua storia: la vendetta rispetto all’Europeo del 2004, perso in casa in finale contro la Grecia, è stata servita. Deschamps, dal suo canto, avrebbe forse potuto fare qualcosa di diverso a livello tattico. L’impressione, in particolare, è che non sia stata sfruttata appieno la figura di Pogba, che ci ha comunque messo nel suo per sparire nella serata più importante.
Il canovaccio del match è stato da subito molto chiaro: Francia intenta ad attaccare e Portogallo schierato con atteggiamento difensivo, pronto a ripartire per un eventuale contropiede. Un piano ben preciso quello dei lusitani, che hanno però dovuto fare subito i conti con l’infortunio occorso a Cristiano Ronaldo, un episodio che ha segnato l’incontro sin da subito. Colpa, come detto, dell’assurda entrata di Payet ai danni del fuoriclasse portoghese, peraltro neppure sanzionata col calcio di punizione da Clattenburg. Ai supplementari, però, il Portogallo ha preso coraggio, mettendo sotto la Francia fino a tramortirla con un gran goal di Eder, vera chiave di volta della partita.
Andiamo ora alla cronaca dell’incontro. Al 4′ Nani si è presentato davanti alla porta difesa da Lloris ma, calciando anche con una certa fretta, il pallone è finito alto sulla traversa. Al 6′ bordata dalla distanza di Sissoko, finita però ampiamente al di fuori dello specchio della porta avversaria. Al 10′ l’occasione sin lì più limpida, capitata sulla testa di Griezmann, su cui è stato strepitoso Rui Patricio. Al 22′ grande giocata del solito Sissoko, che si è visto deviare il tiro in calcio d’angolo. Al 34′ ancora Sissoko, con una giocata fantastica, ha lasciato partire una sassata su cui pronta è stata la risposta di Rui Patricio. Al 42′, prima del riposo, tentativo di Pepe il cui colpo di testa si è rivelato fuori misura.
Nella ripresa la prima occasione è arrivata solo al 54′, con conclusione dalla lunga distanza di Pogba, finita però ampiamente al di fuori della porta. Al 58′ buona iniziativa dei transalpini, terminata con il tiro di Griezmann sul quale bene si è disimpegnato Rui Patricio. Al 75′ risposta straordinaria dell’estremo difensore lusitano su un bellissimo diagonale mancino di Giroud. All’80’ è toccato a Lloris sporcarsi i guantoni: prima su un cross sbagliato di Nani che per poco non finiva sotto la traversa della porta francese, subito dopo sul tentativo in rovesciata di Joao Mario. Al 92′ grandissima giocata di Gignac che, saltato Pepe, ha fatto partire un bel destro a rientrare schiantatosi sul palo. I tempi regolamentarsi si sono dunque conclusi sul risultato di 0-0.
Ai supplementari la stanchezza ha iniziato a farla da padrona, con le squadre che si sono allungate ed i falli che sono aumentati di numero. La prima vera occasione la si è infatti registrata al 104′ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo’, il colpo di testa di Eder ha chiamato Lloris ad una grande risposta. A far tremare tutti è stato poi, nel secondo tempo supplementare, Guerriero, abile nel calciare a giro una punizione che si è stampata sulla traversa. L’episodio decisivo, però, si è registrato al 109′: staffilata di Eder e palla che si è insaccata alle spalle della porta difesa da Lloris. Portogallo campione d’Europa, nella storia. Applausi.