Il Pescara torna alla vittoria: dopo essersi inabissato sotto la zona play off, ecco tre punti che fanno classifica e morale
Il tecnico del Pescara Oddo ha tirato finalmente un sospiro di sollievo, dopo essere stato sotto pressione, non tanto dai tifosi e dall’ambiente circostante, ma dai risultati che non arrivavano, inspiegabilmente. In settimana, in una curiosa intervista il portiere Aresti ha commentato: “il vero problema è che non ci sono problemi”. E ha continuato: “non capiamo cosa sia cambiato rispetto a prima, quando vincevamo e andavamo forte, rispetto ad oggi, quando nonostante diverse partite disputate bene, non riusciamo più a vincere. L’impegno è lo stesso e la qualità non è cambiata. Si tratta solo di lavorare tanto e stare tranquilli”
E sicuramente la tranquillità è arrivata, almeno in parte, dopo la vittoria, meritata, in casa contro il fanalino di coda Como. I padroni di casa hanno sfoderato un bel 4-3-3, con l’ottimo Benali alle spalle di Lapadula e Caprari. Buona la prova di Vitturini in difesa. Nel primo tempo i biancazzurri hanno prevalso in maniera schiacchiante, mettendo in seria difficoltà la retroguardia lariana, con azioni di velocità e sprazzi di bel gioco che hanno riportati i supporters adriatici a due mesi prima, quando si accendeva la giostra di un collettivo in stile zemaniano. I lombardi tuttavia non sono sembrati in cattiva forma, anzi hanno provato a fare male, venendo fuori nel secondo tempo con lo spumeggiante Ganz, un attaccante difficile da contenere.
Dopo la doppietta del primo tempo di Lapadula, dunque, è giunta la marcatura di Giosa, che ha ribadito in rete una respinta di Aresti. Il Como è stato arrembante nel finale, anche se non sono mancate le iniziative in contropiede dei biancazzurri. E’ finita sul 2-1, con troppi falli degli ospiti e l’espulsione di Basha e Benali, nonchè una rissa al triplice fischio finale, in cui anche gli stewards hanno preso un bonus di calci e pugni per separare i giocatori, probabilmente non incluso nello stipendio.