Il Crotone dimostra solidità fisica e mentale e tornano primi. Il Pescara è in caduta libera: dalle stelle alle stalle
Il Crotone si riscatta dalla sconfitta dell’andata e strapazza un malandato Delfino, che pur lottando deve cedere ad un impietoso risultato di 4-2. Sotto di due goal, il Pescara ha tentato di rimontare, portandosi sul 2-1, ma le successive marcature di Giuseppe Zampano e Ferrari hanno chiuso i giochi. La rete di Memushaj del 4-2 finale fa testo solo per le statistiche degli almanacchi.
I rossoblu di Ivan Juric si dimostrano una compagine che unisce qualità e forza fisica, che si dimostra ben attrezzata in ogni reparto. Nel Pescara i centrali Fornasier e Mandragora hanno fornito una bella prova, ma la mancanza di alcuni accorgimenti tattici da parte dell’intera squadra li ha sottoposti a ben quattro sberle. Mandragora solitamente non gioca al centro della difesa ma a centrocampo e con mansioni offensive. In passato ha già ricoperto questo ruolo.
I biancazzurri si trovano in difficoltà sulle palle alte e nei calci piazzati. Producono sempre belle azioni da goal ma sono fragili in fase di contenimento. Se Crotone e Cagliari sembrano ormai due squadre lanciatissime verso la promozione diretta, il Delfino rischia di perdere anche il treno dei play off, se non si riprende.
