Inter, Handanovic parla da leader: dai punti deboli della squadra alla carica per il terzo posto

CalcioWeb

Samir Handanovic ha analizzato con lucidità gli sbagli commessi dall’Inter in campionato e ha suonato la carica per la conquista del terzo posto

L’Inter non è andata oltre il pareggio con la Roma e la distanza dal terzo posto è rimasta di cinque punti. Nonostante questo Samir Handanovic, numero uno dei nerazzurri, non ha alcuna intenzione di arrendersi e ha suonato la carica a tutta la squadra intervistato dai microfoni di ‘Tuttosport’: “Ora non dipende più da noi, però l’Inter deve provare a fare il massimo pensando solo a sé stessa e a vincerle tutte. Mancano 8 giornate e può ancora succedere di tutto”.

Il portiere sloveno ha poi sottolineato i rimpianti per i punti persi soprattutto nel mese di gennaio: “I punti persi lì ci hanno un po’ “massacrato”. Forse dovevamo accontentarci di qualche pareggio. Noi dovevamo pareggiare con Lazio e Sassuolo mentre abbiamo sbagliato partita contro Carpi e Verona ed è normale che se vuoi lottare a un certo livello non puoi buttare via tutti questi punti. Però anche questo fa parte del percorso di crescita di una squadra”.

LaPresse - Marco Alpozzi
LaPresse – Marco Alpozzi

Handanovic, fresco di rinnovo fino al 2019, è molto lucido nell’analizzare i punti deboli della sua Inter: “Non va dimenticato che noi siamo una squadra con tredici giocatori nuovi, mentre Juve e Napoli, anche se hanno cambiato allenatore, giocano insieme da almeno 2-3 anni e forse hanno qualcosa di più come organico”.

Infine il numero uno nerazzurro celebra il record di Buffon e assegna gli oscar dei portieri:  “Più che da fantascienza direi… mostruoso. E’ ancora il numero uno al mondo? In giro ci sono tanti ottimi portieri, ognuno bravo per una caratteristica”. Poi gli Oscar dei portieri: “Anche se non gioca più dico Marchegiani perché era uno che rischiava. Il migliore tra i pali è Lloris”.

Condividi