Claudio Gentile si racconta in un’autobiografia: retroscena Juve e clamoroso attacco a Guido Rossi

CalcioWeb

In uscita il libro di Claudio Gentile, un’autobiografia del campione del Mondo con l’Italia nel 1982 che tratta diversi episodi negativi della sua carriera di calciatore e allenatore

In questi giorni, è uscito il libro “E sono stato Gentile”, l’autobiografia di Claudio Gentile. L’ex calciatore, campione del Mondo nel 1982 con la Nazionale italiana, ha voluto raccontare la sua carriera, prima di giocatore e poi di allenatore, con alcuni interessanti aneddoti, rivelando anche un retroscena con la Juventus e attaccando poi duramente Guido Rossi, commissario straordinario in Figc nel 2006. L’ex bianconero lo accusa di avergli bruciato la carriera.

Ecco l’estratto pubblicato da Repubblica, dell’autobiografia di Claudio Gentile intitolata “E sono stato Gentile”. Siamo nell’estate del 2006, caratterizzata dalla vittoria del Mondiale e dalla scandalo Calciopoli, Claudio Gentile guida la Nazionale Under 21 ed è in attesa di capire il futuro con gli azzurrini mentre Capello è vicino all’addio con la Juve. Gentile racconta: “Quando a metà giugno si capisce che Capello potrebbe lasciare la società bianconera mi arriva una telefonata inattesa di Boniperti, il mio vecchio e caro presidente che evidentemente continua a stimarmi. ‘Claudio, come sei messo con la Federazione? Se sei libero, ci sarebbe una possibilità qui da noi…”.

Claudio Gentile
Claudio Gentile

Poi, prosegue l’ex Juve: “All’inizio di luglio mi telefona Demetrio Albertini, da poco nominato vicecommissario straordinario della Federcalcio e braccio destro del commissario straordinario Guido Rossi: ‘Tranquillo, Claudio, appena torniamo in Italia mettiamo a posto tutto’. Mi fido e allora, pensando che la conferma sia soltanto una questione formale, chiamo Boniperti: ‘Presidente, mi spiace, ma mi hanno fatto capire che mi rinnovano il contratto e io non me la sento di abbandonare chi mi ha dato fiducia. Mi sembrerebbe di dargli un calcio in faccia’. ‘Certo, Claudio, in bocca al lupo allora'”.

Infine, però: “Il tempo passa e non succede niente. Un paio di giorni dopo, però, mi telefona proprio Guido Rossi: ‘Gentile, le comunico che lei non è più l’allenatore dell’U21. Purtroppo è stata presa questa decisione’. Trenta secondi, non uno di più, per liquidarmi. E allora io vado su tutte le furie: ‘Così, oltre a togliermi l’Under, mi avete negato anche la possibilità di guidare una squadra di club, perché ormai hanno tutti un allenatore. Si rende conto del danno che mi avete fatto?'”.

Condividi