Pescara-Ascoli, la gara… e la rissa!

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Un 2-2 a muso duro quello scaturito tra Pescara ed Ascoli allo Stadio Adriatico. Risse in campo e in sala stampa

E’ finita 2-2, tra Pescara ed Ascoli, dopo una partita sfaccettata e nervosa. Nel primo tempo il Pescara è stato insolitamente molle e abulico. L’Ascoli ne ha approfittato e seppur mostrando un gioco piuttosto modesto, ha dimostrato di avere le idee più chiare e più vigore. Il goal di Jantko, che ha prodotto anche altre belle giocate, ha legittimato un vantaggio giusto fino al 45′.

Nella seconda frazione il Delfino è sembrato più reattivo e ha iniziato a produrre gioco, ribaltando momentaneamente il risultato: prima il solito Lapadula, questa volta di testa (non è certo un gigante) e poi Benali (con la deviazione di un difensore) hanno cambiato volto alla gara. Infine Giorgi con un tiro di poco sotto la traversa ha portato il risultato sul 2-2. Il Pescara ha infine prodotto un attacco disperato alla porta  avversaria, mentre gli ospiti contavano due espulsioni (entrambe giuste) e finivano in nove la gara. Il risultato è tutto sommato giusto, ma va stretto ai padroni di casa, che se vogliono coltivare ambizioni da serie A, devono riprendere lo spirito perso da una ventina di giorni.

 LaPresse - Fabio Urbini
LaPresse – Fabio Urbini

Bene nel Pescara Benali (un vero motorino del centrocampo) e Lapadula. Pasquato non si è visto, non ripagando la fiducia dell’allenatore, che lo ha schierato dal primo minuto. Bravo nelle fila dell’Ascoli Giorgi, che si è fatto rispettare nei contrasti ma ha anche fornito qualità al gioco dei marchigiani. Peccato per quel bruttissimo fallo ai danni di Torreira nel finale, che ne ha decretato l’espulsione.

Nel finale di partita, si è accesa una rissa tra alcuni giocatori e sono intervenute decine di compagni e di persone dello staff per mettere pace. Come se non bastasse, si è sfiorata la rissa anche in sala stampa. Una domanda ripetuta insistentemente da un giornalista pescarese, poi, ha fatto infuriare Devis Mangia, che se n’è andato probabilmente prima del tempo che voleva concedere alla stampa.

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