Guardando i ricavi delle singole società, la gara tra londinesi e catalani è sicuramente quella più nobile: seguono Psg-Chelsea e Juventus-Bayern Monaco
La Champions League non è solo una vetrina che propone il meglio del calcio mondiale, ma è anche la massima espressione di ricchezza abbinata al gioco: non per nulla, le società italiana inseguono il terzo posto come un’ancora di salvataggio.
Calcio e Finanza ha proposto uno studio interessante sui fatturati delle squadre impegnate negli ottavi di finale, per evidenziare poi quella che sarà la differenza sul campo: sfida più importante dal punto di vista economico è senza dubbio Arsenal-Barcellona, due società che insieme sfiorano il miliardo di euro di ricavi (430 milioni per gli inglesi, 560 per i catalani) e che si trovano rispettivamente al 7° ed al 2° posto nella classifica Deloitte del 2016, graduatoria che evidenzia gli introiti di tutte le società di calcio.
Al secondo posto la sfida tra Psg e Chelsea (900 milioni di euro), con i parigini che nel giro di tre anni hanno praticamente raddoppiato i ricavi, entrando di diritto nell’elite del calcio mondiale. Terzo posto per Juventus-Bayern Monaco, che insieme sfiorano gli 800 milioni (324 i bianconeri, 474 i bavaresi). Abnorme la differenza che c’è al momento tra Roma e Real Madrid: 180 milioni contro 577, per uno scontro che secondo le cifre non dovrebbe avere storia. Squilibrio che c’è anche tra Dinamo Kiev e Manchester City, visto che gli inglesi hanno fatturato quasi 6 volte gli ucraini (463 milioni contro 60).
Differenza evidente anche nelle altre gare: Atletico Madrid e Psv Eindhoven (187-65), equilibrio invece tra Benfica e Zenit San Pietroburgo (100-150), chiude al ribasso Gent-Wolfsburg, che vale solo 140 milioni (30-110).