Nella classifica per il Pallone d’Oro degli allenatori, Massimiliano Allegri si è posizionato quarto, ad un gradino dal podio. I voti di Buffon e Conte potevano essere determinanti
Arrivare quarto, ad un passo dal podio, porta sempre un po’ di fastidio. Sicuramente, però, Allegri non avrà avuto il tempo di strapparsi i capelli, essendo troppo impegnato a preparare la sfida di domenica contro l’Udinese. Il tecnico livornese, però, ci sarebbe voluto essere al Galà di Zurigo, visto che l’anno scorso con la Juventus ha vinto Scudetto, Coppa Italia e ha raggiunto la finale di Champions League.
Eppure la classifica per il Pallone d’Oro degli allenatori recita così: Luis Enrique primo, con il 31% dei voti. Pep Guardiola secondo con il 22%. Dunque il Campione d’America Jorge Sampaoli, con poco meno del 10%. 9.47% per l’esattezza. E Allegri? Quarto, come detto, con 9.04% di voti. Una distanza minima che poteva essere colmata se magari il tecnico bianconero avesse ricevuto anche i voti di Buffon e Conte.
Il portiere della Juventus e il ct della Nazionale, infatti, hanno boicottato la votazione in segno di protesta per la mancata presenza di Buffon nella lista dei 23 finalisti. In compenso, però, Allegri ha ricevuto voti da ogni parte del mondo.
Il tecnico livornese, infatti, come riporta “Goal.com”, è stato scelto allenatore dell’anno dal capitano del Canada e dell’Irlanda del Nord, ma anche secondo in Costa d’Avorio e Hong Kong, terzo in Croazia: insomma, dall’America all’Africa, passando per Asia ed Europa, giocatori, allenatori e giornalisti hanno riconosciuto ad Allegri il grande lavoro svolto nella passata stagione.