Il mistero attorno a Javier Pastore s’infittisce. L’argentino del PSG non gioca da un mese e la stampa francese insinua che i problemi non siano solo fisici
Il mistero di Javier Pastore s’infittisce. L’argentino è assente dal 25 ottobre, giorno della sfida di Ligue 1 tra PSG e Saint Etienne. L’origine di questa sua lunga assenza è dovuta ad una serie sfortunata di eventi iniziata, secondo il club, con una congiuntivite comparsa la mattina stessa della partita in programma.
L’argentino non si vedrà per i dieci giorni a seguire, nonostante un problema di quella gravità sarebbe dovuto risolversi nel giro di quarantotto ore. Tornato in allenamento l’ex Palermo accusa un dolore al polpaccio che lo rispedisce in infermeria. Il mistero sorge quando il giocatore risponde alla convocazione della nazionale argentina.
Pare che al Paris Saint-Germain non sia andato giù il fatto che Pastore, svolti altri accertamenti insieme ai medici della nazionale che l’hanno rispedito a casa, sia passato da Cordoba – sua città natale – per un paio di giorni di vacanza invece di tornare subito agli ordini di Laurent Blanc. Al suo rientro, avvenuto mercoledì scorso, El Flaco ha discusso animatamente con il presidente Nasser Al-Khelaifi e con il direttore sportivo Olivier Letang.
La stampa francese insiste sul fatto che Pastore non gradisca la concorrenza del connazionale Di Maria. Timori infondati alla luce del fatto che, dopo quattro anni, il 26enne ha prolungato il suo contratto fino al 2019, con sostanziale aumento di stipendio. Ma non solo, questa estate ha anche firmato una modifica al precedente contratto con estensione di un’altra stagione, fino al 2020.