Pescara-Ternana 1-2: bel calcio contro concretezza, ha la meglio Breda

CalcioWeb

Il punto su Pescara-Ternana, i padroni di casa corrono molto ma i rossoverdi, furbi e combattivi, portano a casa i tre punti

E’ un Pescara volenteroso e un po’ sfortunato quello che colleziona la seconda sconfitta consecutiva in questo avvio di Novembre.Il copione è un po’ lo stesso: i biancazzurri fanno un bel calcio, avvalendosi di elementi dall’ottima tecnica come Caprari e Lapadula. I due corrono molto e possono mettere in difficoltà anche difese di categoria superiore.Il tipo di gioco voluto da mister Oddo è però dispendioso e se non si segnano due o tre goal, è facile perdere.Soprattutto nel finale, il Pescara si rende conto di aver speso più energie dell’avversario, che puntualmente ne approfitta.Nel caso di Pescara-Ternana, la partita è cambiata radicalmente al 35′.Un fallo cattivo e ingenuo di Fornasier su Falletti ha lasciato i padroni di casa in 10. Quando, all’87’, il direttore di gara Valerio Marini ha espulso anche Zanon, che aveva fatto di tutto per farsi cacciare, il Delfino si è scoperto;durante i quattro minuti di recupero, con la squadra di casa tutta in avanti, Dugandzic ha dato vita ad uno spettacolare contropiede. Partendo dalla linea di metà campo si è bevuto Crescenzi e ha infilato Fiorillo.

I rossoverdi sono esplosi in una gioia immensa e il bomber ha festeggiato, al settimo cielo, a pochi passi dai propri tifosi. Erano in cinquanta, ma per il baccano che hanno prodotto sembravano dieci volte di più.La Ternana ha mostrato meno tecnica rispetto ai padroni di casa e in alcuni tratti della gara si è difesa un po’ confusamente. Ha subito l’iniziativa dei padroni di casa ma ha anche reagito, giocando a viso aperto.Spiccano le buone prestazioni di Furlan e Busellato, nonchè di Gondo, al quale va riconosciuto il grande impegno: come si dice in questi casi, ha buttato il cuore oltre l’ostacolo.I pescaresi Caprari e Lapadula hanno fatto molto movimento e hanno creato tanti pericoli, ma alla squadra manca uno stoccatore; serve qualcuno che stia più fermo, faccia da sponda e inquadri la porta proprio perchè meno sbilanciato e appannato da tanti chilometri di corsa.Il profilo ideale è quello di Cocco, che però, dopo l’esaltante annata scorsa da capocannoniere, in forza al Vicenza, col Delfino stenta a recuperare il giusto ritmo.

Ieri il giovane Forte è subentrato a Caprari, ma come in altre occasioni non ha inciso. Anche Sansovini non era al meglio ed è rimasto in panchina: il “sindaco” avrebbe sicuramente potuto fare la differenza nei minuti finali.Merita una nota a parte il terzino adriatico Zampano: ha spinto molto, ha combattuto, ha servito al meglio i compagni. E’ davvero un buon elemento e lo sta dimostrando da almeno un anno e mezzo, quando è giunto nella città del Vate.Pescara-Ternana è l’ennesima riprova di come i pronostici del pre-partita siano molto inattendibili: il Delfino era favorito ma gli umbri hanno giocato con grinta, coraggio e un po’ di senso tattico.Tanto è bastato a dargli una vittoria esaltante, perchè maturata negli ultimi minuti, fuori casa e contro un avversario dato per favorito.

Condividi