Dal 2000 ad oggi. Le 12 migliori plusvalenze dell’Udinese, da Muntari ad Allan

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Giovani sconosciuti portati in Italia con quattro soldi e rivenduti a suon di milioni, ecco i migliori colpi di Pozzo

Pozzo è uno dei presidenti più lungimiranti del nostro panorama calcistico, un mente che produce calcio come dimostrano anche l’acquisizione di Granada e Watford, entrambi nella massima serie dei rispettivi campionati. L’Udinese è famosa in Italia soprattutto per le grandi operazioni di mercato che conduce, ragazzini portati dal tutto il mondo con due spiccioli e poi rivenduti fior fior di milioni. Questo è possibile grazie al grande lavoro degli osservatori friulani, strutture all’avanguardia come la sala presente al Friuli per osservare tutti i talenti emergenti, ed allenatori che hanno sempre puntato su questi ragazzini venuti da lontano. Pozzo maestro di plusvalenze, prima cominciò con Marcio Amoroso e Fiore ma il meglio arriva con l’avvento degli anni 2000. Ecco le 12 migliori plusvalenze degli ultimi 15 anni:

BENATIA. Difensore marocchino dal fisico imponente e dalla grande personalità, il Marsiglia non crede in lui e lo cede a titolo definitivo al Clermont. Nella serie B francese si fa notare dall’Udinese che lo preleva nel 2009 per la modica cifra di 500 mila euro. Un affarone, il buon Medhi diventa uno dei migliori difensori del nostro campionato, passa alla Roma per 13,9 milioni ma sarà rivenduto a 30 milioni al Bayern Monaco.

ZAPATA. Ancora un altra operazione da 500 mila euro. Il colombiano è il leader della difesa del Deportivo Cali, a 19 anni arriva la chiamata dall’Italia. In maglia bianconera è un difensore forte fisicamente ed efficace, non come adesso al Milan, nel 2011 viene ceduto al Villareal per 9 milioni.

HANDANOVIC. Nel lontano 2003 questo ragazzone di 193 cm difende con sicurezza e disinvoltura la porta del Domzale. L’Udinese non se lo lascia sfuggire, lo porta in Italia e lo spedisce prima a Treviso e poi a Rimini. In Emilia matura e torna in Friuli dove esplode. Agilissimo tra i pali, grande personalità e quasi insuperabile nei calci di rigore. L’Inter sborsa 12 milioni di euro per consegnargli il posto lasciato vacante da Julio Cesar.

MUNTARI. Nell’estate del 2001 l’Udinese pesca in Africa questo ragazzino ghanese dal grande temperamento. In poco tempo diventa un titolare inamovibile nello scacchiere di Spalletti fino alla ricca cessione, 10 milioni, agli inglese del Portsmouth.

SANCHEZ. Il capolavoro dell’era Pozzo. Un piccolo cileno si sta mettendo in mostra con il Cobreloa a soli 17 anni, l’Udinese non perde tempo e se lo porta a casa per 3 milioni. Lo fa crescere in Sudamerica prima di riportarlo in Italia. Nella stagione 2010/2011 va in gol 12 volte, giocate d’alta scuola e classe fuori dal comune. Arriva il Barcelona che strappa un assegno da 26 milioni di euro.

MURIEL. Una plusvalenze di 10 milioni che poteva lievitare di più se il giovane colombiano non fosse stato martoriato dagli infortuni. La Sampdoria versa 10,5 milioni ai friulani per portarsi a casa Luis, adesso è uno dei migliori attaccanti della serie A. E pensare che l’Udinese lo aveva scovato giovanissimo dal Deportivo Cali pagando solamente 1,5 milioni.

INLER. Una plusvalenza di 16 milioni, oro che cola per la squadra di Pozzo. Punto fermo dello Zurigo, arriva in Italia in punta di piedi prendendosi il centrocampo dell’Udinese. Tre anni fantastici fino ai 18 milioni provenienti da Napoli.

ISLA. Il Mondiale Under20 del 2007 mette in mostra questo ragazzino cileno dalla grande corsa, l’Udinese ne approfitta spendendo solamente 500 mila euro da versare al suo club d’origine. Nel 2012 arriva la Juventus con 13 milioni, un grandissimo affare per i friulani meno invece per la squadra di Conte.

CUADRADO. L’unico a non essersi messo in luce con la maglia bianconera. Dopo 20 presenze da terzino passa in prestito al Lecce, dove fa intravedere un pò della sua classe. Esplode a Firenze e Della Valle versa nelle casse di Pozzo ben 21 milioni.

ASAMOAH. Il più grande rimpianto della Torino granata, passato dalla Primavera viene lasciato partire verso Udine per un milione di euro. In bianconero fa ammattire i terzini avversari e nel 2012 passa nella Torino bianconera. 18 milioni di euro il costo dell’operazione.

PEREYRA. Il Tucumano comincia a farsi conoscere in Argentina, il River punta su di lui ma arriva prontamente un assegno di 2 milioni per portarlo nel nostro campionato. Calciatore completo, collante tra centrocampo e attacco con buone sortite offensive. La Juve ci crede e spende ben 14 milioni più bonus.

ALLAN. E’ il personaggio del momento, uno dei ragazzi insostituibili del Napoli di Sarri. Questo brasiliano che si ispira a Dunga fu pagato dall’Udinese soli 3 milioni rispetto agli 11,5 del Napoli di quest’estate. Un calciatore fantastico passato da Udine.

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