Marotta spiega il calciomercato della Juventus, i prossimi colpi e definisce il centrocampista perfetto per Allegri
Il calciomercato bianconero è sempre in fermento. Nonostante la battuta d’arresto nelle ultime settimane, Beppe Marotta continua a lavorare per rinforzare la rosa già ben nutrita della Juventus di Massimiliano Allegri, soprattutto vista l’emergenza infortuni che ha colpito la squadra pochi giorni prima della Supercoppa italiana contro la Lazio e a poche settimane dall’inizio del campionato.
Proprio Marotta ha rilasciato dichiarazioni importanti alla ‘Gazzetta dello Sport’ e al ‘Corriere dello Sport’ spiegando come la squadra bianconera si muoverà nei prossimi giorni: “Io e Allegri pensiamo che la Juve sia forte: manca solo il centrocampista. Il profilo del centrocampista non deve essere necessariamente particolare, deve invece rappresentare un profilo di calciatore che abbia la caratura giusta per la Juventus”.
Riguardo i due nomi caldi del momento, Gundogan e Vazquez, Marotta ha detto: “Gundogan ha spessore internazionale. Vazquez dimostri qualcosa: finora ha giocato in provincia”. E continua: “Dzeko quattro anni fa lo avevamo contattato. Salah mai. Mandzukic? Non so chi sia più forte tra lui e Dzeko, si tratta di due ottimi centravanti. Noi siamo contenti della scelta di Mario e l’avremmo rifatta in questo momento. Fa al caso nostro”.
Interessante la dichiarazione sulle cessioni invece che chiarisce, una volta per tutte, che probabilmente la cessione di Vidal è dipesa molto dalla volontà del giocatore: “Non siamo tra quelli che si permettono acquisti da 70 milioni. Ma dico con orgoglio che abbiamo rifiutato offerte da 80 per Pogba. Vendiamo solo chi vuole andare“.
“Un top player, se verrà, può indossare anche una maglia diversa della 10. Allegri è un allenatore moderno e duttile: in caso, adeguerà la tattica alle caratteristiche del nuovo arrivato”, dice l’ad juventino e parla anche della maglia numero 10: “La scelta del 10? Non è che Pogba ha il 10 perché è difficile trovare un top player. L’ha chiesto lui, memore dei big della Juve quand’era bambino. E noi abbiamo pensato: sì, impersona il fascino della maglia”.