Italia, reparto offensivo in crisi: tutti gli attaccanti azzurri ai margini delle proprie squadre

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Problemi in avanti per l’Italia di Conte: nessuna certezza nell’attacco azzurro

L‘Italia si prepara per l’Europeo in Francia di giugno 2016. A un anno di distanza dalla fallimentare avventura al Mondiale in Brasile, vediamo la situazione critica del reparto offensivo di Conte. La Nazionale italiana sembra avere molti problemi in attacco. Tutti gli attaccanti, infatti, convocati ultimamente dal ct azzurro, o sono ai margini delle proprie squadre o sono stati ceduti. Da Balotelli a Immobile, passando per El Shaarawy, gli uomini offensivi di Conte non convincono in vista delle qualificazioni e della eventuale fase finale a Euro2016. In questo momento, solo Pellè è l’unico tra i centravanti della Nazionale ad avere il posto sicuro nell’attacco della propria squadra.

Balotelli ha decisamente deluso al Liverpool, perdendo costantemente importanza nei piani di Rodgers. I Reds hanno preso Benteke e Firmino, per SuperMario c’è sempre meno spazio. Immobile ha fallito al Borussia Dortmund, è stato mollato dai tedeschi e ceduto al Siviglia. El Shaarawy ha lasciato il Milan dopo gli arrivi di Bacca e Luiz Adriano, sperando di trovare maggiori soddisfazioni con la maglia del Monaco. Zaza è passato dal Sassuolo alla Juve ma a Torino trova la concorrenza spietata di gente come Dybala, Mandzukic e Morata. Difficilmente, l’ex Ascoli riuscirà a stravolgere le gerarchie dell’attacco bianconero. Matri, convocato da Conte nell’amichevole contro il Portogallo, è tornato al Milan e deve trovare spazio nel trafficato reparto offensivo dei rossoneri. Discorso identico per Cerci, praticamente fuori dal progetto di Mihajlovic. Anche le situazioni di Insigne e Gabbiadini preoccupano. L’ex Samp non sta trovando spazio nei piani di Sarri mentre l’ex Pescara ha cambiato posizione, dall’esterno in Nazionale al ruolo di trequartista al Napoli.

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