Calcioscommesse, Lega di Serie B parte civile a Cremona: le durissime parole di Abodi

CalcioWeb

Linea dura decisa dal presidente della Lega di Serie B  Andrea Abodi per il calcioscommesse: “chi ha arrecato il danno dovra’ farsene carico”

“Se si vuole mettere la parola fine a certi comportamenti bisogna agire di conseguenza; ho proposto al Governo il sequestro preventivo dei beni per chi si macchia di certi reati in ambito sportivo e, in caso di colpevolezza, ho chiesto si arrivi alla loro confisca. E il dottor Cantone mi ha assicurato pieno appoggio a livello istituzionale, perche’ pienamente convinto della sua efficacia. Attenzione, questa e’ una iniziativa nella quale ho ricevuto pieno mandato e appoggio da tutte le societa’ della Lega, che sono convinto ci farebbe fare un salto di qualita’ anche nella prevenzione e nella deterrenza”. Lo dice Andrea Abodi in un’intervista a “B Magazine”, la rivista ufficiale della Lega B, di agosto.

“Avevamo un contratto quinquennale con uno sponsor che aveva iniziato a collaborare con noi titolando i playoff e avrebbe dato il nome al campionato, ma per la delinquenza di pochi ha deciso di uscire dall’accordo – dice il numero 1 della serie cadetta -. Chi ha arrecato il danno dovra’ farsene carico! Gia’ ci siamo costituiti parte civile nel processo di Cremona, ora faremo la stessa cosa anche nell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catania. Questa deve essere l’ultima volta veramente. Chi commette questi atti gravemente lesivi dovra’ capire che la Lega non dara’ tregua: chi sbaglia deve pagare. E il conto non puo’ riguardare la sola Giustizia sportiva, per chi froda c’e’ anche la Giustizia che si amministra nei tribunali penali”. La Lega a Cremona, spiega Abodi, si e’ costituita “persona offesa e parte lesa. Calcioscommesse e partite comprate sono stati un attentato al calcio, il tradimento nei suoi confronti e nei confronti di chi lo ama, atti delinquenziali che hanno creato un enorme danno di immagine alla Lega, alle societa’ pulite, ai tifosi che vanno allo stadio e alle aziende che hanno deciso di investire, di essere partner nostre e dei club”.

E a Catania “andremo nella stessa direzione – assicura Abodi -. Il solco e’ tracciato: chi sbaglia paga, deve servire da esempio e da deterrente per tutti. Con tutti gli sforzi che si fanno per creare un movimento credibile, che piaccia e appassioni, non e’ possibile che arrivi un gruppo ristretto di persone e rovini tutto. Pagine e pagine di quotidiani, servizi nei telegiornali. Tutto per colpa di pochi”. Ai club “ripeto a ogni assemblea di Lega: selezionate le persone, prima l’uomo poi il professionista. E’ meglio avere un dipendente, un collaboratore, un calciatore un po’ meno bravo, ma onesto!”, conclude.

Condividi