Focus all’interno del Portogallo: nei lusitani tante vecchie conoscenze della nostra SerieA. In Italia non hanno avuto molta fortuna, ma nel proseguimento della carriera alcuni si sono tolti delle soddisfazioni
Amichevole internazionale stasera a Ginevra per l’Italia di Antonio Conte. Il tecnico leccese vuole conquistare la “decima”: ovvero la decima partita senza sconfitte per rimanere imbattuto com ct della Nazionale. Di fronte ci sarà il Portogallo, che di recente ha superato proprio l’Italia nel ranking Uefa. Tra i lusitani, privi di Cristiano Ronaldo, compaiono molte vecchie conoscenze del calcio italiano. Tutte esperienze, però, poco fortunate che andiamo a ripercorrere in questo focus.
Il giocatore che ha fatto parte del nostro campionato per più tempo è Tiago Mendes. Nell’estate del 2007 la Juventus lo acquista dal Lione per 14 milioni di euro. Il portoghese firma un contratto quinquennale. Tuttavia nella prima stagione con la squadra torinese non riesce ad esprimersi al meglio e per questo motivo trova poco spazio nel centrocampo a 4 di Claudio Ranieri, anche a causa del buon rendimento di Cristiano Zanetti. In campionato disputa 20 gare, quasi mai da titolare e con un rendimento di assai basso profilo, rivelandosi il grande flop del mercato della rinascita bianconera. I due anni successivi mostra segnali di miglioramento, ma continua a non convincere.
Nell’inverno del 2010 viene ufficializzato il suo trasferimento all’Atlético Madrid, in prestito gratuito con diritto di riscatto. Nella seconda partita giocata da Tiago con la maglia dell’Atlético, in Copa del Rey contro il Celta Vigo, segna il suo primo gol. Chiuderà la stagione con 16 presenze in partite ufficiali e tre reti. Il 16 agosto 2010 viene nuovamente ceduto in prestito oneroso all’Atlético Madrid, per 1 milione di euro. Pur non avendo partecipato alla vittoria in Europa League dei colchoneros (in quanto iscritto alla lista UEFA per la Juventus), viene convocato a tempo di record per la Supercoppa Europea, poi vinta (2-0) contro l’Inter. In seguito il club madrileno annuncerà che Tiago non verrà riscattato (nonostante nell’anno e mezzo passato a Madrid sia stato quasi sempre titolare ed abbia fornito ottime prestazioni) e quindi dovrà fare ritorno a Torino.Nell’estate del 2011 la Juventus annuncia di aver risolto consensualmente il contratto con il calciatore. Il 20 luglio2011 firma un contratto biennale con l’Atlético Madrid, poi rinnovato nell’estate del 2014. Nel palmares può vantare una Liga vinta proprio con i “Colchoneros”.
Uno dei lusitani che avrebbe dovuto fare faville in SerieA è Ricardo Quaresma. Alla fine della stagione 2007-2008 esprime la volontà di lasciare il Porto per raggiungere l’Inter del neo tecnico José Mourinho, che riesce ad aggiudicarsi il giocatore, in cambio di 18,6 milioni di euro più il cartellino di Pelé (valutato 6 milioni di euro). L’esperienza con la maglia neroazzurra, però, non è delle più fortunate e già nella sessione invernale viene ceduto in prestito al Chelsea. Nella parentesi con i Blues totalizza solo 5 presenze: un flop totale. A giugno torna all’Inter per fine prestito. I neroazzurri gli danno una nuova possibilità ma il feeling non nasce e per questo nel giugno 2010 viene ceduto al Besiktas per circa 7,3 milioni di euro. In Turchia, Quaresma alterna buone prestazioni ad altre fallimentari. Nel biennio 2010-2012 colleziona 40 presenze e 8 goal. Il 7 gennaio 2013 firma un contratto di un anno e mezzo con l’Al-Ahli di Dubai. Segna la sua prima rete con la nuova maglia nella semifinale di President’s Cup Nel mese di maggio viene rilasciato dal club, chiudendo così la sua esperienza con 13 presenze e 3 gol in totale. A gennaio 2014 fa ritorno al Porto dove tutt’ora gioca e dove sta vivendo una seconda giovinezza.
Gli altri due lusitani che hanno fatto visita all’Italia, trovando poco fortuna sono Eliseu e Varela. Il primo approda in Serie A nel luglio del 2009 alla Lazio. Con la maglia biancoceleste giocherà però solo due partite in campionato e una in Europa League. Una vera e propria meteora. Nella sessione invernale l’esterno classe 1983 viene ceduto al Real Saragozza con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore del club spagnolo. Uno spezzone di stagione fattto di alti bassi in cui colleziona 21 presenze condite da due reti. Poi il ritorno al Malaga, con cui firma un contratto quadriennale. Discorso diverso per Varela. L’esterno offensivo, dopo una carriera vissuta al Porto, nell’estate del 2014 viene ceduto in prestito al West Bromwich, segnando solo un goal in 7 presenze. Nel gennaio 2015 viene ceduto al Parma, dove trova però una società sull’orlo del fallimento. Con i ducali riesce comunque a collezionare 18 presenze segnando 3 goal. La sua esperienza in gialloblù pare già conclusa, ma se il Parma fosse rimasto in SerieA, le cose potevano andare diversamente.