Pinocchio, i balocchi ed i telefoni roventi: “Vergognoso al Cibali”, purtroppo…

CalcioWeb

Una riforma totale del sistema, regole ferree e lotta ai ‘furbetti’: perché ieri il calcio è morto un’altra volta, e con loro la passione di ogni singolo tifoso.

 “Ora ho capito come funziona, il prossimo anno arrivo primo”. Già, perché davvero sembrava tutto così facile. Come un giochino da tavola, età consigliata 1-15 anni: perché in fondo bastava una telefonata ad allontanare preoccupazioni e far tornare il sorriso. Semplice semplice. Almeno nel Paese del balocchi, dove il Pinocchio di turno alla fine porta a casa il dono (in)sperato, facendosi gioco di chi ha preferito puntare tutto sull’onestà.

Non è un mondo di Santi il nostro, lungi da noi giudicare prima che la giustizia faccia il suo corso o di predicare facili moralismi. Nessuna vittima o colpevole, almeno prima che venga fatta chiarezza. Però, da semplici appassionati di calcio, sentendo certe intercettazioni siamo stati uccisi ancora un’altra volta. Storditi, come se già in passato non ci avessero fatto così tanto male.

“Vergognoso al Cibali”, verrebbe da dire. Perché non c’è altro sentimento che lo sdegno per quanto successo, per quella morte nel cuore a cui ieri per l’ennesima volta ha assistito ogni appassionato di calcio. Tifosi del Catania in primis, c’è da esserne sicuri. E la sgomento ancora più grande è che, a sentire certi colloqui emersi dalla intercettazioni, la pratica sembra abbastanza di moda. Caso isolato? Ce lo auguriamo, non ne siamo così sicuro.

E adesso? Non apparteniamo alla schiera dei giustizialisti, ogni accusa deve essere provata nelle sede opportune, ma nel caso tutto venga confermato servirà una presa di posizione forte da parte delle istituzioni competenti. Perché il sistema va riformato ed anche in fretta, perché di Pinocchio e balocchi vari questo calcio non ne ha proprio più bisogno.

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