Morata su Pogba: “spero resti, è un fuoriclasse anche fuori dal campo”

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Contro la Bielorussia Alvaro Morata si prende una maglia da titolare e parla a ruota libera della Juventus, della Champions e dei suoi compagni Pirlo e Pogba

Del Bosque fa 100. Il tecnico della Spagna festeggerà la sua centesima panchina nel match di qualificazione ad Euro2016 in casa della Bielorussia, avversario difficile e ostinato. Per la gara sono attesi 14mila spettatori nel piccolo stadio di Borisov, nel quale è stata spostata la partita. Salvo sorprese dell’ultim’ora lo juventino Alvaro Morata partirà titolare. Non è una sorpresa, il giovane attaccante bianconero ha fatto presto a conquistarsi un posto fisso in nazionale mettendo a segno 15 reti e rendendosi assoluto protagonista in Champions League. Questa sera il tecnico della roja lo metterò al centro di uno spettacolare tridente completato da Pedro e David Silva.

Proprio di Champions si parla: la ferita della finale persa è ancora viva nella mente del 22enne. “Dopo Berlino ho trascorso tante notti senza dormire. Una finale può arrivare di nuovo, ma questa se n’è andata. E’ dura perdere una partita così importante, ma può servirci da lezione, per imparare ed essere ancora più forti, racconta da Minsk, dove la Spagna sta preparando l’ultimo match stagionale di preparazione a Euro2016. “Ho pianto molto. Ho avuto la sensazione che era sfuggito qualcosa di unico, che può ripetersi o può non verificarsi mai più. Di sicuro, questa Champions non tornerà”.

E non è stato facile per l’ex Real Madrid Morata giocare contro il Barcellona anche per altri motivi: “Mi hanno fischiato molto, ma è normale visto che si tratta di una tifoseria rivale. E’ stata una finale esemplare. Dovrebbero esserci più partite così. Cosa mi hanno detto i giocatori del Barca in Nazionale? Che non dovevo essere triste, che era stato un grande anno”. Il ritorno trionfale a Torino “mi ha lasciato senza parole. Arrivavamo da una sconfitta in finale di Champions, la gente era triste, però all’aeroporto c’erano più di mille persone ad aspettarci nonostante tutto”, ricorda Morata che aggiunge: “Quest’anno ho imparato più che in tutta la mia vita. Segnare in Italia è molto più difficile, sono bravissimi a difendere. In Spagna ti arrivano sette occasioni limpide a partita, in Italia pochi palloni chiari”.

Berlino a parte, il bilancio di Morata in bianconero è più che positivo: Pirlo? Si impara tutto da lui, come prepara le partite, persino come si allaccia le scarpe… E’ una leggenda del calcio mondiale. Sono fortunato perché, seppur giovane, ho avuto compagni e avversari tra i migliori al mondo”, spiega Morata. “Alla Juve sono felice, se perdiamo la gente mi aspetta a casa per darmi animo, nello stabile dove abito mi preparano i dolci. Non potrei star meglio. Il presidente si preoccupa sempre di me. Il Real? Non ho sentito nessuno, penso a vincere con la Spagna e andare in vacanza”. Al ritorno, ritroverà Pogba in bianconero? “Sarebbe la cosa migliore per noi. Per me Paul è un amico. Quest’anno abbiamo parlato molto e di molte cose. E’ un fuoriclasse come persona e come giocatore ancora di più”, conclude.

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