Il prossimo 30 giugno il termine massimo per l’iscrizione ai prossimi campionati di Lega Pro, ma tra squadre dichiarate fallite, inchieste sul calcioscommesse che avanzano e possibili ripescaggi gli scenari potrebbero essere completamente stravolti
Giorno della verità che si avvicina, il 30 giugno la deadline per l’iscrizione da parte dei club partecipanti al prossimo campionato di Lega Pro. Fidejussioni da pagare per garantire la regolare iscrizione alla prossima stagione, conti in regola per presentarsi puntuali ai nastri di partenza. Ma la situazione non è così fluida come sembra, tutt’altro. Anzi, tra i 60 club di Lega Pro sono diversi i casi scottanti e riguardano tutti e tre i gironi: nord, centro e sud nessuna differenza.
Solo ieri la notizia del fallimento del Monza, che si va ad aggiungere alle situazioni in ‘bilico’ che riguardano tanti altri club sia per quanto riguarda i problemi finanziari – tra le quali anche la Reggina – sia per le inchieste relative al calcio scommesse che sta dilagando sempre più: dall’Aquila alla Vigor, passando per il Messina. Situazioni ancora tutte da confermare, ma che mettono a rischio la regolare iscrizione ai campionati.
Domani si riunirà il consiglio federale per discutere degli eventuali ripescaggi e con ogni probabilità ci saranno due posti ‘liberi’ in Serie B. Un meccanismo a cascata che potrebbe stravolgere le griglie di partenza del campionato cadetto, della Lega Pro e della Serie D. Bisognerà vedere però quanti club avranno la forza economica di presentare domanda di ripescaggio, viste le nuove regole federali. Non è da escludere infatti che, visto le difficoltà attuali, il numero di club che si iscriverà al prossimo campionato di Lega Pro sarà inferiore alle 60 squadre inizialmente previste. Situazione in evoluzione, -5 al giorno della verità.
