Il ruolo di Zlatan nel PSG sta subendo un pesante ridimensionamento, sia in campo che fuori
Chi lo dice che a Parigi c’è solo spazio per i sogni e per il romanticismo? Zlatan Ibrahimovic potrebbe dirvi che non è assolutamente così: lo svedese, che ha rappresentato il punto di svolta nella storia del Paris Saint Germain, si sta ritrovando sempre più defilato nel progetto di Laurent Blanc, con la carta d’identità a dettare i tempi di questa lenta operazione.
Nello spogliatoio Thiago Silva e David Luiz ormai regnano incontrastati, ma anche in campo lo svedese non è più il fulcro del gioco: il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 fa capire chiaramente che l’intenzione è quella di valorizzare al 100% Edinson Cavani, altro fuoriclasse, finora parzialmente chiuso dal talento prepotente e centralista di Zlatan.
La sfuriata dell’ex rossonero con insulti agli arbitri a Bordeaux poi, ha spezzato il legame con il presidente Al Khelaifi. Tra i due, secondo fonti concordanti, i rapporti sono cordiali, ma gelidi.
In attesa di festeggiare il terzo scudetto consecutivo e di diventare il miglior marcatore della storia del PSG (è a sole tre reti da Pauleta), Ibrahimovic guarda anche al futuro, che a questo punto potrebbe essere altrove.