La vera storia della maglietta della Juventus: ecco perchè è bianconera

CalcioWeb

A volte, le cose più belle e significative nascono così, all’improvviso, e per sbaglio. Come nel caso della scelta dei colori distintivi della Juventus. Come mai sono stati scelti proprio il bianco e il nero?

Ogni società sportiva che si rispetti, ha alle spalle una storia, breve o lunga che sia, che racconta fatiche, gioie e dolori affrontati per arrivare al successo. Ma non solo, ci sono anche tantissime curiosità, che i tifosi e gli appassionati spesso tralasciano. Come per esempio la scelta dei colori utilizzati nelle divise ufficiali. Per esempio, quanti conoscono la storia dei colori della divisa ufficiale della squadra prima in classifica della serie A? La storia dei colori della Juventus è davvero bizzarra: la squadra è nata nel 1897 da un gruppo di studenti torinesi, e ha partecipato al primo campionato nazionale nel 1900. La divisa realizzata per l’occasione era rosa con un papillon o un cravattino nero. La divisa è stata usata per circa tre anni, fin quando, a furia dei ripetitivi lavaggi, non è diventata completamente bianca. Così la società ha deciso di dare un nuovo look ai giocatori, e ha dato l’incarico ad uno dei soci fondatori, John Savage, di procurare delle maglie rosse con bordi bianchi, come quelle del Nottingham Forest. La fabbrica tessile di Nottingham incaricata da Savage per la produzione delle nuove divise, ha però mandato a Torino maglie bianche e nere, come quelle del Notts County. La società torinese, col campionato alle porte, è stata costretta ad utilizzare le nuove divise con i colori bianco e nero che sono così diventati i colori ufficiali della squadra.

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