Da quando è rientrato Andrea Barzagli? la Juventus? non subisce nulla: come cambiano i bianconeri con il 3-5-2
Miglior difesa del campionato di Serie A con appena 15 gol subiti (in media uno ogni due partite) e nessun gol incassato tra ottavi e quarti di finale di Champions League. Con questi numeri la Juventus conferma un’epopea iniziata quattro anni fa, consolida una difesa tra le migliori in Europa e ne ricava un punto di forza fondamentale quando le partite non sono efficaci come quella di ritorno contro i francesi del Monaco. Grande complice di questi numeri è certamente il rientro di Andrea Barzagli.
Al rientro dopo 8 mesi il difensore 33enne è apparso lento e appesantito e con la consolidata difesa a 4 di Massimiliano Allegri ha trovato poco spazio, non solo grazie alla coppia ormai affiatata tra Bonucci e Chiellini, ma anche perché Barzagli non gioca in una difesa a quattro da anni e riabituarsi dopo un grave e lungo infortunio è rischioso. Eppure ha giocato, è subentrato 3 volte su 5 in campionato e ha giocato due volte in questa Champions League. E ognuna di queste volte la Juventus ha terminato a reti inviolate.
E’ tornato un super Barzagli? Sì, senza dubbio e si vede. Ma è anche tornato il 3-5-2 che Allegri ha plasmato al suo arrivo riprendendo quello del suo predecessore Antonio Conte. Per fare giocare il difensore di Fiesole il modulo cambia inevitabilmente e cambiano anche i risultati (i bianconeri subiscono meno) ma cambiano anche le prestazioni. Se il 3-5-2 di Conte era arioso e votato all’attacco, con un pesante possesso palla a centrocampo, il 3-5-2 di Allegri è l’arma ‘tattica’, un 5-3-2 camuffato, che serve al momento del bisogno. Passare dal 4-3-1-2 ad un ‘simil’ 3-5-2: assicura più copertura, gli esterni Evra e Lichsteiner diventano terzini puri e inevitabilmente si subisce meno, come nelle ultime 10 partite nelle quali ha giocato Barzagli.
Bello non subire gol! Sì, ma c’è anche un prezzo da pagare. Vuoi che le assenze sono pesanti, con Pogba che starà fuori ancora per venti giorni e Pirlo rientrato da due partite ed inevitabilmente contratto, vuoi che la Juventus è in corsa su tutti i fronti e che un calo fisiologico è normale, ma ognuna delle partite disputate con questo modulo hanno lasciato a desiderare in quanto a bellezza e soprattutto in quanto a efficacia offensiva. Come dice qualcuno molto ‘speciale’ (o almeno così si proclama) le chiavi per il successo sono pragmatismo e tattica e Massimiliano Allegri pare aver trovato la sua di chiave, quella per il successo.