Juve, Allegri avverte: “difficile col Monaco, ho perdonato i tifosi bianconeri”

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Il tecnico della Juve ha risposto su twitter ai sostenitori juventini

Massimiliano Allegri ha fatto una bella chiacchierata virtuale con i tifosi della Juve sul profilo Twitter ufficiale del club bianconero. Il tecnico ha risposto alle domande dei sostenitori juventini, ricordando anche quando era piccolo: “ho tantissimi ricordi della Juve quando ero bambino. Quando riuscivo e potevo, venivo al Comunale con i miei amici a vedere la grande squadra di Platini, Scirea e Zoff. Quindi devo dire che ho degli ottimi ricordi. Cosa significa allenare la Juve rispetto alle altre squadre? Alla Juve tutto è organizzato alla perfezione e io devo solo pensare a cosa accade in campo. Responsabilità e pressione? È quella che si prova quando si allena una squadra del genere. Ci sono i “pro” e i “contro” ma sono molti di più i pro che i contro”. Allegri ha aggiunto: “cosa ho provato quando ho saputo che avrei allenato la Juve? Ero molto, molto felice. Sapevo che avrei avuto la possibilità di vincere. Questa società in tre parole? Organizzata, presente, ambiziosa”. 

Il tecnico della Juve ha poi spiegato:“il mio timore più grande era quello di non riuscire a entrare nel cuore dei tifosi, perché avevo promesso di farlo con i risultati. Però ho perdonato lo scetticismo iniziale ma è stata una cosa normale dopo quel fulmine a ciel sereno capitato nel mese di luglio alla Juventus. Quindi solo con il lavoro e il rispetto verso i tifosi stiamo facendo un’annata buona che va conclusa ottimamente visto che non abbiamo vinto né campionato, né Coppe. Dunque restiamo concentrati!”. 

Allegri si è soffermato sul cammino della Juve in Champions, commentando: “quando ho capito che avremmo passato il girone di Champions League? Ero molto fiducioso fin dall’inizio, ma sicuramente ho capito che saremmo andati avanti dopo il ritorno con l’Olympiacos e il #fiuuu. Il giocatore che si è più migliorato? Io credo che tutti abbiano fatto progressi nella gestione della partita: un nome sminuirebbe il lavoro degli altri. Il Monaco? Dobbiamo credere di andare avanti anche se la sfida contro i francesi non sarà affatto facile. Sarà una sfida molto più complicata di quello che sembra. Pereyra? Può migliorare in fase di realizzazione ma ha dato già tanto. Sono orgoglioso di come si è calato nella nostra mentalità”. L’allenatore bianconero ha confidato:”le tre caratteristiche che non dovrebbero mai mancare in una squadra? Fame di vittorie, grande tecnica, fair play. Il 4-3-3 in futuro? I moduli contano relativamente, possiamo giocare a 3 o a 4 dietro e poi si cambia, ma sono dettagli. Quanto ha dato il Max calciatore al Max allenatore? Molto, perché solo giocando impari certe dinamiche. Avessi avuto la testa che ho ora forse sarei arrivato in Nazionale! Chi mi ha ispirato? Facilissimo… Galeone”.

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