I sogni di Simone Zaza, dalla Juve alla Champions League

CalcioWeb

Un’intervista a cuore aperto, un Simone Zaza che parla di tutto: del calcio italiano, del suo futuro alla Juventus, degli obiettivi personali e della Nazionale

Prossimo ai 24 anni, con un futuro da grande campione già scritto, è Simone Zaza che con le sue straordinarie prestazioni sta aiutando il Sassuolo a disputare un dignitoso e impegnativo Campionato in Serie A. nell’intervista rilasciata a ‘La Presse’, l’attaccante parla di sé, del suo futuro quasi certo alla Juventus, della Champions League e della Nazionale e di un futuro ancora più prossimo, magari in Premier League o in Liga.

Zaza“Una trasferta di Champions sarebbe un ottimo modo per sconfiggere la mia paura di volare. Per quest’anno me la godo da casa, spero che la Juve vada avanti, l’anno prossimo vedremo”, rivela Zaza, che al momento sta bene dov’è: “Il Sassuolo è una grande famiglia, se un giorno decidessi di andare via da qui so che non potrei più vivere una vita del genere. Di Francesco? Onesto, preciso e sincero. Passo quasi tutti i giorni con Terranova, ma vado d’accordo con tutti. Spesso mi trovo in camera con Floccari: mi aiuta sin dai tempi dell’Atalanta”.

Al centro del tam tam di mercato nel mese di Gennaio, Zaza racconta come ha vissuto quel momento e come le assidue voci sul suo conto hanno influenzato le sue prestazioni: “I rumors? Li ho vissuti male. Non volevo sapere nulla di cosa stava accadendo. Mi sono isolato, pensavo solo a fare bene con il Sassuolo. Ma vuoi o non vuoi, inconsciamente queste cose ti turbano. In quella settimana abbiamo giocato contro il Cagliari: non stavo bene con la testa, non ero concentrato. Quando finalmente si sono calmate le acque, abbiamo affrontato l’Inter. Ed è andata bene, non può essere un caso. Per fare bene, ho sempre bisogno di tranquillità”.

Ma quali sono i sogni prossimi o futri e a chi si ispira Simone Zaza? “Sogno di giocare in Premier o in Liga. I miei modelli? Mi piace molto Drogba, quando era al top era una bestia. E anche Diego Costa. Il difensore più `cattivo´ che ho affrontato? Chiellini picchia duro. Penso anche a Savic, della Fiorentina. In Serie A ci sono difensori davvero tosti. Ma a me piacciono queste sfide, sono belle se c’è onestà e se le cose si fanno senza cattiveria. E io impazzisco per il gioco maschio. Conte? Di carica ne dà tanta. Non urla tanto, ma sa come incitarti. È una persona diretta, ti dice subito le cose che pensa, senza girarci intorno. Non lo conosco benissimo, ma il fatto che non possa sempre allenare credo per lui sia un problema. Se dipendesse dal ct, sono sicuro che avrebbe fatto molte più convocazioni”.

Lunedì sera si scende in campo per una di quelle sfide che non si dimenticano e davanti ci sarà proprio la ‘sua’ Juventus, capolista in Campionato e agli ottavi di finale di Champions League, ma non c’è nulla che non si possa fare secondo Zaza, l’importante è crederci e insistere fino alla fine: “Come si fermano Tevez e compagni? Non esistono squadre invincibili: quindi, si può fare. Sicuramente loro dovranno sbagliare qualcosa e noi fare una grande partita. Andiamo a Torino con la voglia di provarci”.

 

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