Juve, che spettacolo! Ma la crescita non si fermi qui…

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La firma di Allegri sul processo evolutivo bianconero, ma c’è ancora da lavorare per raggiungere le vette del calcio europeo

All’andata la Juventus aveva vinto in casa 2-1 contro il Borussia Dortmund, mettendosi in una situazione di lievissimo vantaggio rispetto ai tedeschi in ottica qualificazione. Il goal segnato da Reus in trasferta rischiava di pesare parecchio sui destini dei ragazzi di Allegri. Che, per stare tranquilli, avrebbero dovuto recarsi al ‘Signal Iduna Park’ al massimo della forma e della concentrazione. Detto, fatto: la Juventus vista in opera a Dortmund è stata semplicemente perfetta. Dalla difesa all’attaco, passando per il centrocampo, tutti hanno fornito un contributo straordinario, togliendo i dubbi ai tanti scettici della prima e dell’ultima’ora. E se di scetticismo si parla, impossibile tacere di Massimiliano Allegri, il cui segno nell’economia del doppio match è marchiato a fuoco: sia dal punto di vista tattico che da quello piscologico, l’allenatore toscano ha dimostrato, senza ‘se’ e senza ‘ma’, di essere degno, eccome, della panchina bianconera. Come degno della maglia numero 10 si conferma, per la milionesima volta, Carlos Tevez: doppietta, assist ed un carisma proprio dei più grandi fuoriclasse. Ai grandi giocatori si chiede di essere decisivi e l’Apache, stasera, ha dimostrato di esserlo. Ma lasciando da parte i singoli, la Juve ha dimostrato di avere fatto il salto di qualità che le si chiedeva, sia dal punto di vista della maturità che da quello del gioco: un processo evolutivo che, però, non può e non deve finire qua. Perchè ci sono delle squadre superiori alla Juve in Europa, e non sono poche. Bisognerà appunto lavorare in quest’ottica, per restituire la ‘Vecchia Signora’ ai vertici del calcio continentale. Non sarà facile ma, con questa umiltà, con questa determinazione, i risultati, col tempo, arriveranno.

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