Calciopoli, non è ancora finita: la Juve si appella all’articolo 39

CalcioWeb

Dopo la sentenza la Juve aspetta le motivazioni, poi deciderà sulla richiesta di risarcimento

Nelle scorse ore è arrivata la sentenza che ha chiuso il processo ‘Calciapoli’. Tutti assolti tranne l’ex arbitro De Santis che ha rimediato una condanna a dieci mesi (pena sospesa). I reati sono tutti estinti ma la Corte di Cassazione aveva confermato le condanne di Luciano Moggi e Antonio Giraudo. Ma non sembra essere finita  qua, secondo quanto riporta Tuttosport. “Resta, per ora, una sentenza che proscioglie condannando, ma la Cupola Moggiana, grandiosa costruzione di architettura giudiziaria nel 2006, finisce per assomigliare a un edificio diroccato, che ha perso nel corso degli anni mattoni e architravi. Della Calciopoli del 2006 rimangono dei resti che il tempo ha reso archeologici e con i quali la logica non riesce a immaginare «il più grande scandalo del calcio italiano», visto che sono rimasti due arbitri e cinque partite. Non finisce certo qui, perché da questo momento potrebbe rientrare in scena la Giustizia Sportiva: la Juventus ha pronto il ricorso all’articolo 39 per la revisione e le assoluzioni della Cassazione sono altri proiettili per la sua cartucciera”. Adesso la Juventus aspetta le motivazioni per poi decidere se procedere con la richiesta di risarcimento. In ballo ci sono tanti soldi e i due scudetti, Calciopoli non è finita e forse non finirà mai.

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