Calciopoli, Moggi rilancia: dalla cupola alla prescrizione, “è tutta una presa per il c***”

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Dopo la sentenza sul processo Calciopoli, l’ex amministratore delegato della Juventus Moggi potrebbe tornare nel mondo del calcio

Nella nottata di lunedì l’ex amministratore delegato della Juventus ha conosciuto l’esito sul processo Calciopoli, adesso Luciano Moggi ha in mente di tornare nel mondo del calcio. Intervistato da ‘Repubblica’ dichiara: “dopo la sentenza mi sono distratto, ho riposato la mente. Ho preso cinque gocce e hanno funzionato ora sono fresco come una rosa. Ora sono pronto per continuare la mia battaglia davanti alla Corte Europea. La prescrizione è stata utile all’accusa, mica a me. Dicevano che i campionati erano irregolari e la giustizia sportiva ha detto che i campionati erano regolari. Hanno detto che avevamo rapporti esclusivi con i designatori arbitrali, poi anche Moratti ha ammesso che non era vero, che anche loro avevano rapporti. Hanno detto che le mie visite negli spogliatoi degli arbitri erano irruzioni, poi si è scoperto che il regolamento permetteva di andare.”  Poi continua: “voglio dire, i vari gradi di giudizio hanno smentito tutto e ancora mi tocca sentire questa storia dell’associazione a delinquere? Tranne De Santis, che hanno incastrato per una partita che non c’entra niente con la Juventus, tutti gli altri arbitri sono stati assolti. E con chi lo truccavo il campionato? La verità è che, come le dicevo, la prescrizione ha salvato la procura di Napoli. Perchè non vi ho rinunciato? Quando sono stato condannato in appello non avevo i termini per farlo, i miei reati non erano ancora prescritti”.

moggi moratti“La vera domanda è: qual era la cupola? La mia? Quando un presidente della Figc intercettato, dice a un designatore: bisogna salvare la Lazio e sarebbe un peccato che la Fiorentina fosse retrocessa, di cosa stiamo parlando? A chi interessava salvare la Lazio e la Fiorentina? A Moggi? Penso che non farà fatica a comprendere come a Moggi della Fiorentina non fregasse assolutamente nulla. E’ una presa per il c*** pensare che io abbia fatto un’associazione a delinquere con un solo arbitro”. Moggi rivela: “26 novembre 2004, il giorno del sorteggio di Inter-Juventus, Carraro chiama Bergamo per sapere chi è l’arbitro. Quello gli dice che è Rodomonti e allora Carraro gli fa: di’ a Rodomonti di non fare favori alla Juventus. Bergamo chiama Rodomonti, ma non lo fa subito dopo la chiamata di Carraro, lo fa due ore prima della partita. Questa chiamata rimane tra te e me, che ad andare giù si fa prima che ad andare in su. Ne posso raccontare a centinaia di cose come queste. Forse tornerò nel calcio”.

 

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