Calciopoli, l’avvocato di Moggi non soddisfatto: “mi aspettavo qualcosa di meglio”

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Pioreschi ha difeso l’ex dg della Juve nel processo

“Mi aspettavo qualcosa di meglio, devo dire che questa sentenza non scioglie un nodo principale che è quello dell’associazione a delinquere che adesso è rimasta veramente poca cosa” sono le parole di Maurilio Prioreschi, uno degli avvocati di Luciano Moggi nel processo Calciopoli, dopo la sentenza della Cassazione. Come riporta Goal.com, Prioreschi ha dichiarato:”questo processo è partito con 41 tra arbitri e assistenti di linea prima indagati e poi imputati e praticamente è rimasta un’associazione con soli due arbitri, Racalbuto e De Santis, e solo tre frodi sportive sulle 21 contestate all’inizio nelle quali sono state condannate due arbitri: Racalbuto per Cagliari-Juve e Roma-Juve e De Santis per Fiorentina-Bologna. Mi sembra veramente poca cosa rispetto a quello che era stato Moggiipotizzato dai pubblici ministeri all’inizio. Questo è un po’ il dato che stona con una dichiarazione di prescrizione su un’associazione a delinquere”.

“Predeterminare i risultati del campionato di calcio 2004-2005? Mi sembra un po’ difficile farlo con due arbitri e tre partite. Rimane un processo che è stato fatto con un obiettivo predeterminato che era quello di Luciano Moggi alla Juventus perché se la difesa di Luciano Moggi nel corso del giudizio di primo grado non avesse tirato fuori le intercettazioni di tutti gli altri, probabilmente ci sarebbe stato un altro processo oppure non ci sarebbe stato nessunmoggi processo. Questo è un dato che nessuna sentenza potrà mai cancellare: comportamenti simili sono stati valutati in maniera diversa, questo lascia un po’ l’amaro in bocca” ha continuato l’avvocato.

Infine, Prioreschi ha concluso:”Il bilancio è comunque positivo. Dal punto di vista morale c’è stata una rivalutazione da parte dell’opinione pubblica della figura di Luciano Moggi quando sono uscite le intercettazioni di tutte le altre società e si è scoperto che non soltanto Luciano Moggi parlava con i designatori ma che ci parlavano tutti e che era un fatto normale e nemmeno vietato dal regolamento”.

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