11 anni fa moriva Pantani: un Campione senza pace

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Marco Pantani, un atleta straordinario che ha unito l’Italia intera con le sue imprese memorabili

Marco Pantani è stato uno dei migliori ciclisti della storia. Nato nel 1970, era uno specialista nelle scalate ed è stato capace di incantare l’Italia intera nel 1998, anche i non appassionati della bicicletta. Pantani è stato l’ultimo ciclista capace di vincere Giro d’Italia e Tour de France, appunto nel 1998 rendendosi protagonista di imprese leggendarie, come quella di Pian di Montecampione o quella di Les Deux Alpes, dove prese la maglia gialla partendo con un ritardo di 5 minuti dalla vetta e chiudendo con un vantaggio di 9.

Il maledetto 1999, la svolta negativa della carriera di Pantani

L’anno successivo, il 1999, fu la svolta negativa della sua vita. Dopo aver vinto la Vuelta, infatti, il suo obiettivo era quello di riconquistare il Giro. Pantani viveva uno stato di forma impressionante e stava dominando la corsa, ma il 5 giugno a Madonna di Campiglio il valore di ematocrito rilevato al cesenate fu del 52%, oltre il margine di tolleranza dell’1% rispetto al limite massimo consentito dai regolamenti, 50%; il Pirata venne di conseguenza sospeso per 15 giorni, il che comportava l’esclusione immediata dalla corsa. A questa notizia la squadra del Pirata, la Mercatone Uno-Bianchi, si ritirò in blocco dal Giro e Paolo Savoldelli, nonostante fosse subentrato al primo posto in classifica, rifiutò di indossare la maglia rosa, rischiando una squalifica.

Le clamorose rivelazioni di Vallanzasca sul caso Pantani

Mi sono rialzato, dopo tanti infortuni, e sono tornato a correre. Questa volta, però, abbiamo toccato il fondo. Rialzarsi sarà per me molto difficile“. Con queste parole Pantani aveva commentato un accaduto che oggi somiglia sempre di più ad un complotto contro di lui.
Renato Vallanzasca, noto criminale italiano, protagonista della malavita milanese, ha svelato ultimamente particolari inquietanti: “Quattro o cinque giorni prima che fermassero Marco a Madonna di Campiglio, mi avvicinò un amico, anche se forse lo dovrei definire solo un conoscente, esponente della camorra, che mi disse: “Renato, so che sei un bravo ragazzo e che sei in galera da un sacco di tempo. Per questo mi sento di farti un favore. Hai qualche milione da buttare? Se sì, puntalo sul vincitore del Giro! Non so chi vincerà, ma sicuramente non sarà Pantani. Il pelatino a Milano non ci arriva!”

Madonna di Campiglio, un complotto contro Marco Pantani

Dietro Madonna di Campiglio c’era dunque un clamoroso giro di scommesse clandestino che ha sicuramente contribuito a distruggere sportivamente e psicologicamente un personaggio che appariva forte, ma era in realtà molto debole.
Come se non bastasse, c’è anche un forte dibattito concernente gli strani valori dell’ematocrito. Roberto Rempi, medico della Mercatone Uno dichiara a tal proposito: “La sera del 4 giugno Pantani si misurò in hotel l’ematocrito. Aveva 48 e piastrine normali. Il test del 5 segna invece 51,9 con piastrine sballate. Marco viene squalificato ma va a Imola per un nuovo test: l’ematocrito è di nuovo a 48 con piastrine normali”. L’ipotesi dello staff, riporta il Corriere della Sera, è che la provetta sia stata riscaldata per alterare i valori e fermare la corsa di Pantani. Per sempre. Per sempre perchè da lì in poi, Pantani non è mai tornato ai suoi livelli, riuscendo a vincere solo qualche tappa e non risultando mai competitivo per la vittoria delle grandi corse.

La misteriosa morte

Il 14 febbraio 2004, a soli 34 anni, Pantani è stato trovato morto nel residence Le Rose di Rimini. Una morte ancora oggi avvolta nel mistero.§
In occasione dell’anniversario della sua morte, anche quest’anno, sono previste iniziative per rendergli omaggio. A Cesena, verso le 11, verrà intitolato alla sua memoria un giardino in zona Ippodromo, nell’area compresa fra via Fausto Coppi, via Tazio Nuvolari e via Alfredo Binda. All’inaugurazione, oltre al sindaco, Paolo Lucchi, e agli altri amministratori locali, saranno presenti la signora Tonina, mamma di Pantani, e varie associazioni sportive della zona, nonché, Dionigio Dionigi, presidente del Panathlon Club Cesena.
A Lucca, invece, si terrà l’11° edizione della gara di ciclismo “Ricordando Marco Pantani”, messa in campo dalla Pedale Lucchese Poli, per celebrare la memoria del Pirata. Saranno quasi duecento i cicloamatori partecipanti.

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