Mark Iuliano racconta la sua esperienza con la droga e torna sul rigore di Ronaldo

CalcioWeb

Mark Iuliano è tornato sull’episodio da rigore che l’ha coinvolto con Ronaldo nel famoso Juventus-Inter del 1998

Mark Iuliano, attuale allenatore del Latina ed ex difensore della storica Juventus di Lippi, ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti a La Repubblica, tornando sul famoso episodio del calcio di rigore non assegnato a Ronaldo nel corso del derby d’Italia contro l’Inter del 1998.
“Mi fanno la stessa domanda da vent’anni. Al supermercato, in banca, dal dentista. Una volta all’aeroporto mentre facevo pipì. Siamo caduti insieme. In alcuni casi, è stato dato anche sfondamento. In un’azione così veloce, pochi avrebbero fischiato il rigore: io no, perché sono tifoso juventino. Nessuno ricorda nient’altro, né che l’anno prima segnai il gol scudetto all’Atalanta. Restiamo solo io, Ronnie e il replay. Scherzando, dico che mi ha reso immortale”.

Iuliano ha svelato alcuni aneddoti dei suoi problemi di tossicodipendenza

L’ex stopper ha poi parlato dei suoi problemi con la droga: “avevo problemi con i miei parenti ed ero a fine carriera. Dal buio ho provato a uscire con l’autodistruzione: la mente fa dei giochi strani, ingrandisce le cose cattive, sminuisce le belle. Non era doping, facevo solo del male a me stesso. Ho cercato aiuto in chi mi ha affondato di più e ricordo che tutte le persone coinvolte nella vicenda sono state arrestate. Mia moglie, straordinaria, e la sua famiglia mi hanno salvato. Ho ripreso la mia vita per i c…….i, ora seguo solo la mia testa. Senza il mio passato, non avrei l’equilibrio di oggi come uomo, marito, allenatore”.

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