Lettera aperta di un tifoso della Juve ad Aurelio De Laurentiis

CalcioWeb

Dopo le cinguettate più o meno condivisibili del primo tifoso partenopeo, Aurelio De Laurentiis, nel post Napoli-Juve di Domenica, un tifoso juventino ha deciso di rispondere in maniera argomentata all’ennesima sfuriata del presidente napoletano nei confronti dei bianconeri e di chiunque gli dia “filo da torcere”.

Ecco la suddetta lettera:

Egregio Dr. De Laurentiis,

Domenica ancora una volta la Sua passione ed il sangue partenopeo che scorre nelle Sue vene l’hanno portata ad affidare a Twitter la sua rabbia per una sconfitta che, pare, Le bruci particolarmente: è interessante vedere come il Suo umore sia tanto influenzabile dai risultati che la Sua Squadra ottiene sul campo.

Dr. De Laurentiis, ormai Lei ci ha abituato a siparietti che, per stare in ambito cinematografico, sarebbero adeguati al filone della “Commedia all’Italiana”; molte, troppe volte, Lei mi ricorda il compianto Alberto Sordi nel film “Il Presidente del Borgorosso Football Club”; me lo ricorda tanto spesso che credo che Lei tragga ispirazione da quel personaggio, dalla fuga in motorino quando non ha gradito il calendario che si stava stilando in Lega, all’impedire alla Sua Squadra di presentarsi alla premiazione della finale di Supercoppa di Pechino, per non parlare della genialità di inventarsi una “pioggia torrenziale” per rinviare una partita. Dr. De Laurentiis, questi atteggiamenti poco hanno a che fare con lo Sport, lo Sport con la maiuscola intendo, non quello da film Natalizio o da Franco e Ciccio,;loro si potevano permettere certe gags loro erano simpatici, mentre Lei inizia ad esserlo un po’ meno.

Domenica penso che Lei si sia superato, abbia superato ogni limite di coerenza e di conseguenza la Sua credibilità ne esce perlomeno scalfita; mi permetto di spiegarLe perché la penso così; dopo la gara di Doha, dove il suo Napoli sconfiggendo la Juventus ai rigori, dopo due meritatissime rimonte, ha conquistato sul campo la Supercoppa di Lega 2014, Lei disse:

Quello che è successo a Pechino non è stata colpa né della Juve né del Napoli. Siamo caduti in una zona grigia, vittime di una certa sudditanza che l’introduzione della moviola non potrà che cancellare in maniera totale

Parole cariche di fair play sportivo, dove si può essere più o meno d’accordo sull’utilizzo della moviola, ma in sostanza parole di buon senso. Non sono passate più di tre settimane e domenica Lei ha affidato al Twitter tutto il suo “disappunto”  per sconfitta casalinga del Suo Napoli ad opera della stessa Juventus nel modo seguente:

“Ci siamo stancati! La Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile. È inammissibile che con 6 arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco. O è malafede o è incompetenza. Questi 6 arbitri devono restare fermi a lungo”

Dr. De Laurentiis, entrambi conosciamo molto bene le emozioni, la tensione che attanaglia noi tifosi durante una partita, emozioni e sentimenti che spesso ci portano a esternazioni poco felici e ch,e se dette da un sig. Nessuno come me, non lasciano alcun segno; ma Lei, Dr. De Laurentiis, Lei è il Presidente del S.S.C. Napoli, e dovrebbe andare molto più cauto a fare certe esternazioni, soprattutto in una piazza come quella di Napoli facile a “scaldarsi” eccessivamente, facile a scendere in intemperanze.

Le sue affermazioni, Dr. De Laurentiis, oltre ad essere, a mio avviso, inopportune, sono fuorvianti, perché io, che non vivo in Italia, ho seguito la partita di domenica sul canale televisivo FOX Sport Latino America, che Lei, persona di Mondo, conoscerà senz’altro bene; i commentatori argentini della gara, dopo aver visto e rivisto almeno tre o quattro volte l’azione incriminata alla moviola, propendevano per l’inesistenza del fuorigioco e per la corretta interpretazione di Tagliavento; con questo non intendo dire che Lei abbia torto e io ragione ma semplicemente dimostrare la difficoltà oggettiva, anche con la sua amata moviola, in cui si è trovato il giudice di linea ad interpretare l’azione, quindi non c’entra nulla la malafede del team arbitrale;  comunque riferisco l’opinione di commentatori imparziali con una professionalità difficile da trovare in Italia, in quell’Italia che è unica per il giornalismo fazioso, per politici che invece di occuparsi delle tante magagne dell’ex Bel Paese “cinguettano” con attricette famosette e  con produttori cinematografici di successo come i peggiori ultras e,  peggio,  fanno interrogazioni parlamentari per episodi legati al calcio o, infine, per avvocaticchi che minacciano denunce alla Procura contro arbitri quando la loro squadra perde sul campo.

Dr. De Laurentiis, forse a caldo non si è reso conto  della pericolosità che Le sue affermazioni hanno sulla piazza partenopea, uan piazza a rischio dal momento che il  Prefetto di Napoli ha vietato la trasferta napoletana ai tifosi della Juventus; aggiungiamo anche quello che in pochi hanno detto, ossia che i Dirigenti Juventini presenti al San Paolo, domenica, hanno dovuto scappare negli spogliatoi per salvaguardare la loro incolumità; credo che anche Lei a mente fredda possa concordare che il suo tweet è come minimo sconveniente, meglio il far play di Doha.

Dr. De Laurentiis, non so perché Lei sia entrato nel mondo del calcio, credo per passione più che per business stando alle Sue parole, però in tutti questi anni credo che Lei ancora non abbia capito la differenza che c’è tra il Cinema e lo Sport; però ha capito da subito cos’è importante nell’ambiente calcistico italiano, un ambiente nel quale la cultura sportiva è ben lungi dall’essere conosciuta sia dai tifosi che dalla maggioranza dei Dirigenti. Lei ha capito subito che, nel calcio italiano, lamentarsi a priori e comunque è fondamentale,  è un atteggiamento che paga e paga molto soprattutto se ci si lamenta o si insinua quando l’avversario è la Juventus.

Vede, Dr. De Laurentiis, io credo che se Lei evitasse questi atteggiamenti da “Presidente del Borgorosso Football Club” e si impegnasse maggiormente a favorire e a far crescere la cultura sportiva a Napoli tutto il movimento calcistico ne guadagnerebbe; se Lei fosse più cauto e più responsabile nelle sue esternazioni forse, quando la sua Squadra andrà a giocare allo Juventus Stadium, la Juventus potrebbe evitare di dover ricostruire, regolarmente, i bagni del settore ospiti che pochi “imbecilli” scalmanati tifosi napoletani regolarmente distruggono.

Dr. De Laurentiis, Le do in umile consiglio, dia in “ostaggio” il suo smartphone a persona di Sua fiducia dal venerdì sera fino al lunedì sera, così non cadrà nella tentazione di scrivere tweets inopportuni; Le consiglierei inoltre di dire al suo allenatore Benitez che forse anche il Manchester United di sir Alex Ferguson era nettamente superiore al Liverpool allenato da lui, il campo è galantuomo, inutile accampare scuse, le scuse sono dei perdenti e per saper vincere prima di tutto bisogna saper perdere.

Distinti saluti
Massimo Sottostanti

 

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