Speciale 2014: la top 11 della serie A

CalcioWeb

Da Buffon a Tevez, passando per Nainggolan: ecco i migliori calciatori del campionato di Serie A del 2014

Non è mai facile stilare una top 11, in particolar modo se si tiene conto non di un intero campionato bensì dell’anno solare: il 2014, nello specifico, che va a concludersi. E’ però è un esercizio al quale non vogliamo sottrarci quello di selezionare i migliori giocatori visti in Serie A quest’anno. Per cui, sotto a chi tocca, con le dovute scuse ai tanti che avrebbero meritato di essere menzionati ma che, per un motivo o l’altro, sono rimasti fuori.

Gianluigi Buffon: Cos’altro dire di questo fantastico calciatore, del quale molti aspettano, da anni, un declino destinato ad aspettare ancora. Lo scorso campionato ha messo la firma sul terzo scudetto consecutivo della Juventus di Conte, con in copertina il rigore parato nei minuti finali a Calaiò contro il Genoa, cui fece seguito il goal della vittoria siglato da Pirlo. Quest’anno una serie di prodezze che, a dire la verità, neppure stupiscono più. Del resto, parliamo del portiere più forte di tutti i tempi, ogni altro commento sarebbe persino superfluo. ETERNO

Stephan Lichtsteiner: Da anni è il miglior esterno destro del campionato, con il solo Maicon ad insidiarlo nel ruolo. Nella Juve che lo scorso anno ha vinto il tricolore, lo svizzero è stato elemento imprescindibile ed insostituibile: non a caso, le rare volte in cui è mancato la squadra ne ha risentito. Nella stagione in corso, dopo tre anni a correre sulla linea dei centrocampisti, è tornato a giostrare nella difesa a quattro, non risentendo assolutamente del cambiamento, a conferma ennesima della sua versatilità. Per qualche tempo la Juve ha rischiato di perderlo a costo zero, adesso il rinnovo è vicino e per i bianconeri è solamente un bene. MOTO PERPETUO

Leonardo Bonucci: Ormai anche i più scettici e prevenuti si sono arresi di fronte alla completa maturazione di questo difensore dai piedi buoni: grazie al lavoro di Antonio Conte e del suo motivatore personale, Bonucci ha ridotto al minimo gli errori che ne avevano caratterizzato i primissimi tempi in bianconero, tanto da iscrivere il suo nome ai piani alti delle classifiche di rendimento. Con i problemi fisici che hanno da mesi messo fuori dai giochi Barzagli, il leader della difesa bianconera è diventato lui. Un 2014 straordinario, con il culmine raggiunto nel match delle polemiche contro la Roma: allo scadere, l’eurogoal che ha dato il successo alla Juve è stato il suo. INDOMITO

Mehdi Benatia: A Roma era un idolo assoluto, poi si è guadagnato l’antipatia dei tifosi scegliendo, dopo una sola annata, di andarsene al Bayern Monaco. E tuttavia, le qualità del calciatore marocchino non si discutono: miglior difensore dello scorso campionato, straordinario nel guidare la difesa ed implacabile nelle aree di rigore avversarie. Manolas, venuto dopo di lui, sta facendo molto bene, ma il lavoro svolto da Benatia rimane ad oggi di primissimo ordine. Lasciarlo fuori da questa selezione era praticamente impossibile. PERFETTO

Matteo Darmian: Lo scorso campionato ci ha regalato questo laterale capace di giocare, abilmente, su entrambe le fasce. Il culmine di una stagione di prim’ordine lo ha raggiunto quando Cesare Prandelli lo ho convocato per i Mondiali brasiliani, dove è stato tra i pochissimi a non sfigurare. Nella stagione in corso ha ripreso da dove aveva terminato: grande corsa, bene in fase di proposizione, sta migliorando anche al momento di difendere. Deve consacrarsi definitivamente e, probabilmente, potrà farlo solo nel momento in cui si trasferirà in un top club, nulla togliendo ad una squadra come il Torino, di grande storia e prestigio. CONTINUO

Radja Nainggolan: Quando la Roma lo ha strappato alla Juventus, non tutti hanno compreso che grande operazione avesse fatto Walter Sabatini. E invece il belga è, di gran lunga, il miglior centrocampista della fortissima Roma, superiore, per vari motivi, anche ai veri Pjanic, Strootman e De Rossi. Corsa a perdifiato, grinta, buono persino al momento di impostare e con una capacità di inserimento degna dei migliori interpreti del suo ruolo. Per Garcia è praticamente un irrinunciabile, per i sostenitori giallorossi è già un idolo. Un anno da incorniciare, con la sola pecca di un eccessivo e sregolato uso dei social network. Crescerà anche da questo punto di vista, se qualcuno saprà guidarlo. GUERRIERO

Paul Pogba: Non ha ancora espresso tutto il suo potenziale, eppure è destinato ad imprimere il suo nome nel gotha del calcio mondiale. Non è certo un caso se è l’unico calciatore del campionato italiano ad essere finito nel listone dei 23 finalisti del Pallone d’Oro. La Juve ha fatto uno sforzo economico nel trattenerlo, rinnovandogli il contratto a cifre da fuoriclasse, quale Pogba è senza dubbio destinato a diventare. Accanto ha interpreti straordinari e che non hanno bisogno di presentazioni, come Pirlo, Marchisio e il pur arrancante Vidal, ma il miglior centrocampista del 2014 di questa Juventus è lui, il ‘polpo’ Paul. CAMPIONE

Jeremy Menez: Va bene, inserirlo nel novero dei centrocampisti è forse una forzatura, ma parliamo di un calciatore che, a prescindere dalla velleità offensiva, di mestiere ha sempre fatto quello dell’esterno di centrocampo. E invece Pippo Inzaghi se lo è reinventato centravanti: ‘falso nueve’ per la stampa, prima punta di ruolo per il tecnico rossonero, che lo ritiene un centravanti a tutti gli effetti. Arrivato a costo zero dal Psg, in pochi mesi ha cancellato quella discontinuità di rendimento che ne aveva caratterizzato gli anni alla Roma, dove era stato croce e, soprattutto, delizia dei tifosi capitolini. A San Siro è sbocciato definitivamente, senza dubbio in ritardo rispetto alle tabelle di marcia previste. Per lui, alla sosta di Natale, uno score di 8 goal segnati, che lo collocano al secondo posto della classifica marcatori. INASPETTATO

Carlos Tevez: Lontanissimi i tempi in cui, al momento del suo acquisto nell’estate 2013, qualcuno aveva parlato di calciatore litigioso ed ingrassato. In una stagione e mezzo ha dimostrato di che pasta è fatto: classe a quintali, reti a grappoli, un carattere da primo della classe di cui ha beneficiato la Juventus che, con lui in avanti, ha fatto un salto di qualità importante. Un giocatore straordinario, del quale Conte prima ed Allegri dopo non hanno mai potuto fare a meno: probabilmente il miglior attaccante del campionato, con 19 goal segnati la scorsa stagione e 10 messi dentro in quella corrente. Applausi scroscianti per l’Apache. FUORICLASSE

Ciro Immobile: E’ stato il capocannoniere dello scorso campionato, con 22 reti siglate con la maglia del Torino. Tempi d’oro, cui hanno fatto seguito un Mondiale vissuto da comprimario ed il trasferimento al Borussia Dortmund di Jurgen Klopp, con la pesantissima eredità di Robert Lewandowski da raccogliere. Nella Serie A 2013/2014 ha segnato in tutti i modi possibili ed immaginabili: destro, sinistro, colpo di testa, fuori area, per un repertorio degno di un grande centravanti. Ci sarebbe piaciuto vederlo in azione con la maglia della Juventus che, però, ha deciso di puntare sullo spagnolo Morata. Il segno, però, sulla Serie A lo ha lasciato pesantemente. COMPLETO

Paulo Dybala: Maurizio Zamparini fu tacciato di follia quando, nell’estate del 2012, spese 12 milioni di euro per acquistare l’allora diciottenne e misconosciuto Dybala da un club di Serie B argentina, l’Instituto. E invece, dopo due anni in cui è lentamente maturato, ecco che, proprio nella massima serie, Dybala è esploso in maniera fragorosa, rendendosi protagonista di quattro mesi vissuti ad altissimo livello: per lui, all’esordio in Serie A, 7 goal segnati e 5 assist confezionati per i compagni. Ma, soprattutto, una capacità di palleggio, di dribbling, di tiro, che solo i più grandi hanno mai esibito. Ha 21 anni, se la ‘testa’ non lo abbandona è destinato a grandi cose. LETALE

Condividi