La procura di Cremona è arrivata ad una conclusione sulle indagini riguardanti le combine di alcuni match di tennis. Il più coinvolto è sicuramente Potito Starace. Il tennista italiano avrebbe volutamente perso la finale di Casablanca contro un avversario che aveva sempre battutto e, addirittura, la combine sarebbe stata messa a punto tramite chat ed sms. Coinvolti il clan bolognese, i commercialisti Manlio Bruni e Francesco Giannone e i tennisti Daniele Bracciali e Potito Starace dall’altra, il piano era scommettere a colpo sicuro e guadagnare un mucchio di soldi: a fronte di un montepremi intorno ai 75 mila euro, le scommesse sulla sconfitta di Starace avrebbero fruttato almeno il doppio.
L’inchiesta è portata avanti dal pm Di Martino, che avrebbe già trovato un collegamento tra Bracciali e Bruno grazie al ds del Perugia Goretti: l’inchiesta nasce infatti da quella sul calcioscommesse che ha presto aperto le porte anche al mondo della racchetta. Goretti è un testimone importante in quanto avrebbe fatto luce su alcuni episodi, riportandoli alla perfezione e riportando nomi, luoghi e situazioni particolari. è previsto un altro incontro nei prossimi giorni, sia per quanto riguarda il filone calcio che quello sul tennis, ma pare che l’indagine sia già a buon punto e sulla via della conclusione.
Nei prossimi giorni potrebbero già partire i processi sportivi ai tennisti, che non potranno avvalersi della prescrizione in quanto gli ultimi episodi indagati risalgono al 2011. Di Martino ha dato la sua più totale collaborazione alla procura di Cremona e depositerà gli atti dell’inchiesta entro Natale così da far partirei primi deferimenti in tempi brevi. A gennaio potrebbero essere già raggiunti i tennisti più coinvolti, tra i quali i nostri Potito Starace e Daniele Bracciali.