Marchegiani non ha dubbi: “Neuer merita il pallone d’oro”

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Borussia Dortmund v FC Bayern Muenchen - UEFA Champions League Final“Il portiere del Bayern Monaco Manuel Neuer con la Roma ha fatto una parata strepitosa, ma lui ha veramente qualcosa in più di tutti in questo momento. Al di là del modo di interpretare il ruolo che è unico, ha anche delle qualità fisiche fuori dal comune. Da pallone d’Oro? E’ un discorso complicato. Nessun portiere lo ha mai vinto nella storia tranne Lev Yashin, quindi forse è difficile, nel senso che non è che in questi anni non ci sia stato un portiere più meritevole, ma diciamo che considerando che ha vinto il Mondiale e che tra i suoi compagni di nazionale, campioni del mondo, ci sono dei giocatori eccezionali, ma nessuno si identifica nel calcio tedesco come Neuer, perchè lui è un personaggio, direi che forse lo vincerà”. Luca Marchegiani, ex portiere della Lazio e oggi commentatore di Sky, incorona il portiere del Bayern Monaco Manuel Neuer come uno dei più forti nel suo ruolo in questo momento e in grado di concorrere per vincere il Pallone d’Oro. L’ex portiere promuove anche il giovane estremo difensore polacco della Roma, Lukasz Skorupsky. “E’ un portiere giovane ma a me piace perché è molto reattivo, copre bene la porta, ed è anche completo nel modo di interpretare il ruolo, mi piace molto, e la Roma è tranquilla con lui, e lo dimostra Garcia, che in maniera sempre meno parsimoniosa, lo impiega, e soprattutto si fida, facendolo giocare in partite estremamente importanti”, ha proseguito l’ex numero uno all’Adnkronos. Marchegiani, parlando di portieri italiani, condivide le scelte del neo ct azzurro, Antonio Conte: “Come portieri le scelte di Conte sono più che condivisibili, Buffon è il più forte e Sirigu sta facendo molto bene ed è l’unico portiere di livello internazionale che abbiamo, poi c’è Perin che è il miglior giovane”. “Il lavoro di Conte è nel complesso molto positivo. Il nuovo ct doveva fare due cose: ricompattare e dare spessore dal punto di vista della forza morale alla squadra e ricreare fiducia ed entusiasmo, che dopo il mondiale si era un po’ perso. Non ha la bacchetta magica e non può ricreare talento, forza e livello calcistico di un calcio che dal punto di vista tecnico ha perso molto”.

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