“Non posso prevedere il futuro ma farò di tutto per vincere molti altri trofei, continuerò a lavorare duro: il mio obiettivo è diventare il miglior giocatore del mondo”. Firmato Paul Pogba. Fresco di rinnovo di contratto con la Juventus, il 21enne centrocampista francese ha recentemente ricevuto lo ‘Hyundai Young Player Award’, riconoscimento che viene consegnato al miglior giovane del Mondiale. Un premio che Pogba si gode ma non troppo. “Questa è la strada che devo seguire – racconta in un’intervista a Fifa.com – Il calcio è una questione di continuità: puoi raggiungere la vetta molto in fretta e cadere altrettanto velocemente. Devo continuare a migliorarmi e a giocare bene in ogni partita”.
Owen, Muller, Scifo, Pelè e Beckenbauer hanno vinto in passato lo stesso riconoscimento “ma non è che non mi sento di appartenere alla stessa categoria, è solo che voglio essere anche migliore di loro. E’ uno dei miei obiettivi e questi riconoscimenti sono solo un altro passo. Ma siamo all’inizio e l’unico ostacolo che può fermare la mia ascesa è il sottoscritto”. Nonostante la giovane età, Pogba non teme le pressioni, anzi. “Per essere il migliore, ne hai bisogno. Giocatori come Ronaldo e Messi sono sempre sotto pressione. Alle volte vedi che non sono felici nemmeno quando segnano, e’ un atteggiamento che permette di innalzare il tuo livello di gioco e le ambizioni”. Nella sua crescita sono stati decisivi allenatori come Conte e Deschamps. “Sono cresciuto grazie a loro. Deschamps, per esempio, mi conosce molto bene e sa come gestirmi, mi aiuta a migliorarmi ogni giorno, mi dà buoni consigli e come calciatore apprezzi la fiducia dell’allenatore.”
“Ogni cambio di club è stato importante – prosegue Pogba – prima il Le Havre, poi il Manchester United e quindi la Juventus. Giocare ad alti livelli e condividere lo spogliatoio con grandi calciatori è stata la svolta, mi ha dato il desiderio di essere uno di loro”. Il 21enne francese, però, sa anche che “alle volte mi prendo rischi che non dovrei e non devo giocare solamente seguendo l’istinto”, ed è pure consapevole che ci sono “tanti giocatori ancora migliori di me, molti centrocampisti che ammiro e guardarli mi aiuta a migliorare. Potrei citare, per esempio, Yaya Tourè, che fisicamente è molto simile a me ma con più esperienza. Abbiamo più o meno lo stesso stile di gioco anche se lui è un po’ più offensivo”.
E seguire il percorso di uno come l’ivoriano non sarebbe male. “Voglio sempre di più, per me non è mai abbastanza – insiste – Sono un vincente e non mi piace perdere, mi pongo sempre nuovi obiettivi e nuove sfide, è questo che mi permette di crescere e ho bisogno di mantenere questa mentalità. Sono fatto così”. Tornando all’ultimo Mondiale e guardando a Euro2016 da giocare in casa, “la sconfitta con la Germania ai Mondiali ha rafforzato il mio desiderio di vincere qualcosa con la Francia – ammette Pogba – Speriamo di essere al meglio fra due anni ma stiamo crescendo e siamo già riusciti a riprenderci il nostro posto nel cuore dei tifosi”.