Ecco al nuova Olanda di Hiddink: tanti giovani e qualche ritorno

CalcioWeb

hiddinkInizia al San Nicola di Bari la seconda era dell’allenatore Guus Hiddink sulla panchina della nazionale olandese (dopo il quadriennio 1994-98) con la missione di proseguire, dopo il terzo posto in Brasile, nel solco della tradizione sportiva del paese dei tulipani, con calcio offensivo e soprattutto spettacolare. “Il nuovo modulo? Nessun problema per la squadra – ha spiegato Hiddink in conferenza stampa al San Nicola -. I giocatori erano già abituati a giocare così, nella precedente qualificazione hanno giocato con questo schema”. L’amichevole contro gli azzurri sarà un test impegnativo, volto a cercare positivi riscontri in vista dell’esordio nelle qualificazioni per gli europei, la prossima settimana contro la Repubblica Ceca: Hiddink, infatti, dovrà certamente fare a meno in entrambe le occasioni delle stelle Robben e Huntelaar.

robben“L’attaccante del Bayer Monaco mancherà anche martedì: le sue probabilità di recupero sono pari a zero, idem per la punta dello Schalke 04, frenato dalla febbre. Si presenta così una grande occasione per i nostri giovani, potranno mettersi in mostra e farsi valere”. Non è tra i convocati anche il portiere Vorm (poco utilizzato nell’ultima stagione dal Tottenham) e c’è molta attesa per il ritorno di Afellay e Pieters, che non erano convocati dal 2012. “Ho sei cambi e così potrò fare esperimenti: di sicuro con gli elementi a disposizione, la formazione che schiero contro l’Italia sarebbe identica se affrontassimo la Repubblica Ceca”, ha puntualizzato evidenziando il valore che conferisce alla sfida del San Nicola. Guidando la Corea del Sud è stato nel 2002 vera ‘bestia nera’ dell’Italia, mentre con l’Australia fece soffrire in Germania la Nazionale poi vittoriosa guidata da Marcello Lippi, nel 2006: “Ricordarsi di queste cose è una bella storia, ci penso a Natale e Capodanno. Vado avanti, tutti conoscono il calcio italiano. Adesso diamo tempo ai nuovi giovani di farsi vedere”.

Poi Hiddink si è soffermato su Antonio Conte: “Grande giocatore, ha sempre avuto vero temperamento italiano, sportivo energetico. Sono curioso di vederlo all’opera da allenatore”. Il tecnico olandese si è anche soffermato sull’eventualità che la crisi Russia-Ucraina possa compromettere il mondiale del 2018 nel paese di Putin: “Non bisogna coinvolgere gli sportivi in questo argomento, è politica, non calcio. Ho allenato in Russia, sento ancora tanti amici. La gente russa che conosco è bella, ma non voglio generalizzare tra sport e politica”. La trama tattica di Hiddink sarà in piena continuità con Van Gaal che lo ha preceduto sulla panchina olandese, e sarà disegnata per il 4-3-3. Nell’undici iniziale ci saranno anche due “italiani”, de Vrij e De Jong, oltre all’ex interista Sneijder.

Condividi