Capello rivela: “Van Basten si operò contro la nostra volontà e si rovinò da solo”

CalcioWeb

Fabio CapelloNella rubrica Faccia a Faccia del canale svizzero RSI, Fabio Capello racconta poco di calcio e molto di sé, compresa la sua vita da “luganese”, dei suoi hobby, della sua infanzia. L’attuale ct della Nazionale russa ha vinto campionati in Italia e Spagna con 4 club diversi, da giocatore e da allenatore: Roma, Milan, Juventus, e Real Madrid. Per un totale di 11 scudetti, ai quali va aggiunta la Champions League nel 1994.

“Mio papà mi ha insegnato soprattutto il rispetto per le persone, per le cose, per la natura, per tutto. Ed è una cosa che cerco di trasmettere anche ai miei giocatori. L’imitazione di Cassano ai tempi del Real Madrid? Non me la sono presa, anzi mi sono fatto una risata. Le imitazioni vanno prese con ironia, l’importante è essere bravi a farle”. 

Grande uomo e persona piena di cultura, Capello ha cercato di trasmettere valori a chi è capitato sulla sua strada: “Ad esempio Zebina, Costacurta e Montella. Se Vincenzo mi ha rubato qualcosa come allenatore? Tutti rubano, anche io continuo a rubare, vado in giro apposta per vedere e imparare”. 

081158851-3306f674-d51f-4639-a6a5-c8d713eb5d90Ovviamente un breve accenno sul calcio Capello l’ha fatto, parlando dell’argomento infortuni, importante per calciatori ed ex: “Quando un giocatore finisce la carriera, fisicamente è distrutto ma non nei primi anni. Quando passi i 50-55 senti tutti i danni che hai subito, tutti i traumi, tutte le problematiche fisiche ti arrivano. Van Basten? Si operò contro la volontà del nostro medico, commise un grave e errore e si rovinò da solo”.

Alle dipendenze di Berlusconi prima e alla corte russa dopo, Capello da un’opinione politica importante seppur con le pinze: “Berlusconi l’ho incontrato tante volte e lo sento ancora adesso, Putin non l’ho mai sentito né incontrato. L’ho visto sempre da lontano. Però sono due personaggi di grande valore e grande livello”.

E sulla guerra in l’Ucraina: “Bisogna vedere le cose da tutte e due le parti. Sono europeo e vivo in Russia e vivo la Russia. Bisognerebbe sedersi intorno a un tavolo e parlare di più, perché ci sono le ragioni da parte di certe persone che vivono in una parte dell’Ucraina e che si sentono russi e vorrebbero rimanere russi. Quando il popolo vuole mantenere le radici con la propria patria, diventa tutto molto più difficile. Credo che tutte queste sanzioni faranno più male all’Europa che alla Russia e spero che molto rapidamente si riesca a trovare una soluzione. Stiamo ritornando alla guerra fredda ed è un grave errore”.

 

Condividi