L’allenatore del Bayern Monaco, Josep Guardiola, ha rivelato alcuni dettagli del suo credo calcistico e dei suoi ultimi anni in un libro intitolato “Herr Pep”, che uscirà il 4 settembre. Alcuni passaggi sono stati anticipati dai media spagnoli. L’autore del libro è il giornalista spagnolo Martí Perarnau, che per 200 giorni è stato osservatore privilegiato del lavoro di Guardiola allenatore al Bayern Monaco. Secondo il quotidiano ‘As’, il libro dice che Guardiola “odia il tiki-taka”. “Tiki-taka è l’etichetta popolare per descrivere il tipo di calcio esibito negli ultimi anni dal Barcellona di Guardiola e dalla nazionale spagnola con Vicente Del Bosque”, spiega l’autore. “Nel libro puo’ scrivere tutto quello che vede e criticare tutto quello che vuole, ma durante la stagione non scriva niente di quello che vede negli allenamenti a porte chiuse”, ha detto Guardiola a Perarnau. “Il possesso della palla è unicamente un mezzo per ordinare e mettere in disordine. Se non c’è una sequenza di 15 passaggi, è impossibile fare bene la transizione tra attacco e difesa. Impossibile”, ha spiegato il tecnico catalano che ha anche spiegato i motivi che lo hanno portato ad abbandonare il Barcellona nel 2012: “Ero al limite dell’usura e non vedevo nulla chiaro, nè quali opzioni potevo offrire alla squadra. Non ho chiesto di rifare la rosa perché ero io quello che aveva deciso di andare via”, ha commentato Guardiola, che poi ha fatto riferimento al suo peggiore momento come allenatore del Bayern Monaco: “Lo 0-4 con il Real Madrid in Champions League è stato il mio peggiore momento come tecnico”, ha detto riferendosi alla semifinale dell’ultima Champions.