Molti ve li abbiamo già raccontati con La Meglio Gioventù, altri li scopriremo direttamente in Brasile. Sono tanti, sono giovani, hanno in comune il talento e ad una settimana dall’inizio della manifestazione stanno scaldando i motori: sono i talenti del Mondiale. Per tutti loro la kermesse brasiliana sarà un palcoscenico importante per consacrarsi nel grande calcio. E allora andiamo a scoprirli tutti, questi giovani talenti del Mondiale 2014:
Gruppo A
I padroni di casa non mostreranno grandi novità, il gruppo è già rodato e con esperienza, ma l’uomo simbolo della Seleção è un classe ’92 che il mondo intero conosce già: Neymar jr. Assieme a lui Scolari per la linea verde-oro ha pensato ad Oscar e Bernard.
Nel girone dei Pentacampeões però le attese maggiori arrivano dalla Croazia, in particolare dal centrocampista dell’Inter, Mateo Kovacic elemento perfetto di una selezione tutta genio e sregolatezza, e con un po di Italia in rosa grazie a Vrsaljiko e Rebic, entrambi però apparentemente chiusi da gli esperti Srna e Mandžuki?.
L’altra sudamericana del gruppo, il Messico di giovani ne ha parecchi, ma degno di nota a nostro avviso solo uno: Diego Reyes, difensore del Porto.
Nel Camerun dietro a “nonno” Eto’o si segnalano: Fabrice Olinga, ottimo prospetto classe ’96 del Zulte Wagerem (che sarà il più giovane di tutto il Mondiale), il più noto Joel Matip dello Schalke e l’attaccante ’92 del Nancy Aboubakar di cui si parla un gran bene.
Gruppo B
Squadra che vince non si cambia! E la Roja non sarà da meno, premiato infatti il gruppo vincente del sergente Del Bosque. L’unica new entry è nel reparto più saturo delle furie rosse, ma se lo merita ampiamente: il centrocampista Colchoneros Koke.
Chi ha puntato sul cambio generazionale è invece l’Olanda, che ai soliti noti ha affiancato parte del suo infinito serbatoio di talenti. In difesa il Feyenoord ha regalato gli ottimi Martins Indi, Kongolo e de Vrij e a centrocampo il talento puro di Jordy Clasie. Il PSV invece si è occupato della fase offensiva con Georginio Wijnaldum e il talento tutto da scoprire di Memphis Depay.
Gruppo C
Avranno anche perso Falcao, ma bisogna fare molta attenzione ai Los Cafeteros. D’altronde come si fa a non tenere gli occhi aperti se c’è uno come James Rodriguez, giocatore a dir poco spettacolare. Poi noi conosciamo bene anche Quintero, ’93 ammirato a Pescara lo scorso anno e Ibarbo del Cagliari.
Come anche il Messi Greco, Ioannis Fetfatzidis di scena a Genoa, che con la sua Grecia darà battaglia a Colombia, Costa d’Avorio e Giappone nel girone, sicuro che in difesa Kostas Manolas ’92 alzerà le barricate come ha dimostrato di saper fare in Champions con l’Olympiakos.
Gruppo D
Noi, contro le attese, svezzeremo in Brasile parte dei talenti del nostro calcio, che spesso e volentieri non godono di fiducia in patria. Nazionale azzurra non proprio “giovane” con un 27.3 di età media e che avrà tra i suoi senatori Mario Balotelli, non certo una novità, ma che all’anagrafe fa sempre 1990. Stessa annata per il capocannoniere delle Serie A, Ciro Immobile, che dopo essersi ritagliato le attenzioni di tutta Europa, ha ottenuto anche quelle di mister Prandelli. Con il bomber di Torre Annunziata, anche tutto il trio delle meraviglie conosciuto nel Pescara zemaniano di B: Marco Verratti è quello che più di tutti si avvicina a fare da vice-Pirlo; la chiamata a Lorenzo Insigne era destinata a rimanere solo una pre-convocazione, ma all’ultimo giorno utile si è trasformata in biglietto aereo per Manaus. Il giovane Perin in qualità di terzo portiere al 99% non si vedrà, ci si attende molto invece da terzino del Milan, Mattia De Sciglio, ragazzo dalle grandi qualità, che a sinistra in una difesa a 4 può dire la sua.
Nel nostro girone le giovani avversità arrivano per lo più dall’Inghilterra, nazionale sottovalutata, ma che sta crescendo con la youth company guidata da Ross Barkley (93) centrocampista tuttofare dell’Everton. Il più giovane del gruppo però è l’ottimo terzino sinistro Luke Shaw, classe 95, che cono il Southampton ha già 60 partite all’attivo. Da Liverpool, dopo un’annata fantastica finita malissimo, arriveranno Jordan Henderson e Raheem Sterling. Mentre dall’annata disastrosa di Manchester, sponda United, almeno arrivano due giovani importanti: Danny Welbeck e Phil Jones. Ma come sempre è l’Arsenal a portare in Nazionale i talenti migliori e quest’anno non farà saltare la tradizione con il forte centrocampista Jack Wilshere e l’ala Oxlade-Chamberlain.
Se il Gruppo D è pieno di gioventù va dato merito anche al costaricano Joel Campbell (92) e agli uruguaiani Coates, ottimo centrale in forza al Nacional, Gaston Ramirez che come Abel Hernandez in Italia non ha bisogno di presentazioni.
Gruppo E
Per le sudamericane del gruppo, Ecuador ed Honduras, poco niente, a parte il centrocampista honduregno Andy Najar.
I giovani galletti della Francia sono abituatissimi al calcio che conta: Pogba a Varane guidano l’esercito di piccoli bleus, a cui si aggiungono talenti del calibro di Antoine Griezmann, devastante ala della Real Sociedad; i centrali di difesa Sakho e Mangala; il ricercatissimo terzino Digne e il centrocampista Grenier.
I multietnici vicini di casa della Svizzera diranno la loro con Xherdan Shaqiri, tutto potenza e velocità. Dietro di lui occhio anche al centrocampista Xhaka e al difensore Schär.
Gruppo F
L’Argentina è proprio vecchia, la più vecchia del torneo. Il girone con Iran e Bosnia non porta grande linfa. Solo la Nigeria in fatto di giovani potrebbe dire la sua con il centrocampista laziale Onazi e gli attaccanti Moses del Chelsea e Ahmed Musa del CSKA, che si candida come sorpresa del girone.
Gruppo G
Granitica come sempre la Germania una ventata di freschezza l’ha portata. Comanda Mario Götze, prodotto ampiamente rodato del vivaio del Dortmund. Ma se riuscirà a ritagliarsi spazio, particolare attenzione va prestata a Julian Draxler, atteso gioiellino dello Schalke.
Little Black Stars crescono, nel Ghana di Appiah chi impressionerà potrebbe essere Christian Atsu, attaccante esterno del Vitesse già opzionato dal Chelsea. Ma non finisce qui, dalla Francia (Valenciennes) è tornato un Waris in gran forma.
Niente di trascendentale per le altre due: zero il Portogallo e per gli USA il giovanissimo Julian Green, direttamente dal vivaio del Bayern Monaco.
Gruppo H
Finalmente ci siamo arrivati! La vera e propria fucina di talenti di tutto il Mondiale sarà il Belgio, che si candida anche ad essere una vera e propria mina vagante. I Diavoli Rossi non sono più una comparsa, il talento dei ragazzi di Wilmots tocca tutti i reparti. A partire dal portiere, Thibaut Courtois marcantonio di sicurezza finalista di Champions con l’Atletico. La difesa e il reparto più esperto, ma comunque non supera i 27 anni. A centrocampo oltre ai già noti Witsel e Fellaini, la novità è rappresentata da Kevin De Bruyne, ventiduenne in forza al Wolfsburg. L’attacco invece, è il caso di dirlo, è da favola: basti pensare al giovanissimo Eden Hazard, già considerato uno dei migliori giocatori al mondo; nello stesso ruolo naturalizzato belga ci sarà anche il ’95 del Man United, Adnan Januzaj considerato un fenomeno dagli addetti ai lavori; al centro dell’attacco ci sarà una forza della natura come Romelu Lukaku, bomber predestinato del Chelsea; infine ai Mondiali ci andrà anche il giovanissimo Divock Origi, 19 anni appena, già titolarissimo con il Lille.
Nuova scuola calcio per le Tigri Asiatiche, nazionale spesso ostica che quest’anno conterà moltissimo sulle prestazioni di Heung-Min Son, esplosiva seconda punta del Bayer Leverkusen, considerato in Germania il “Muller Coreano”.
La Russia attende con ansia il potente trequartista del CSKA, Alan Dzagoev, per il quale Capello stravede; il difensore Schennikov e l’attaccante Kokorin, il Bieber bomber della Dinamo Mosca.
Infine l’Algeria avrà nella sua schiera di giovani talenti, gli italiani Faouzi Ghoulam e Saphir Taider, a cui si aggiunge il centrocampista del Tottenham classe ’95 di cui sentiremo parlare, Nabil Bentaleb.
Sarà un bel Mondiale e non vediamo l’ora perché sarà un Mondiale ricco della Meglio Gioventù.