Sarà un Mondiale fantastico, con ”barulho, festas e festinhas”, ovvero rumore, feste e festicciole a base di Forrò, la musica locale che a Natal è colonna sonora dell’esistenza. Nella capitale del Rio Grande do Norte celebre per le sue dune, la rassegna iridata la vedono così e, con la tipica flemma brasiliana, commentano che alla fine ”tudo vai dar certo”, tutto andrà bene e i problemi si risolveranno. Ma in questa città chiamata ”la fidanzata del sole”, per ragioni climatiche da estate perenne, i rebus rischiano di rimanere complicati per chi, come l’Italia di Prandelli, dovrà scendere in campo alle 13 ora locale. E questo nonostante l’aiuto di chi, nella ”Nuova Amsterdam” come la chiamarono secoli fa i colonizzatori olandesi, è disposto a farsi in quattro per le nazionali che arriveranno, in nome di un’ospitalità locale che ha radici antiche. Scelta affinché il calcio faccia da volano al turismo e aumenti l’afflusso di ‘gringos’, Natal sembra una località più adatta a surf, kitesurf e dune buggy che ad attività pallonare. Merito delle sue spiagge, alcune delle quali considerate fra le più belle del Brasile. Da non perdere è Ponta Negra, sul litorale sud, lunga 3 chilometri e alla cui estremità si trova Morro do Careca, la più alta duna di sabbia di Natal, amata da tanti turisti che vi si sono ‘sbizzarriti’. Sempre a sud, c’è Pipa, buona per chi cerca vita notturna e avventura. Più vicina al centro storico è invece Praia dos Artistas. Quanto allo stadio, che si trova in zona ‘Lagoa Nova’, per renderlo più fruibile sono state organizzate 35 linee di trasporto urbano che porteranno nei paraggi di almeno uno dei suoi venti ingressi. La principale stazione cittadina si trova a 4 chilometri dall’impianto. Sarà invece una corsa contro il tempo, come ha ammesso l’assessore alle opere pubbliche Tomaz Neto, quella per inaugurare un nuovo sottopasso che dovrebbe agevolare l’accesso allo stadio.
ecco anche lo stadio di Natal: