La Foresta della Gallina è pronta ad accogliere i tifosi di tutto il mondo. Si chiama infatti ‘Mata da Galinha’ la zona periferica in cui, a Fortaleza, si trova il nuovo mega-stadio (63.903 posti) costruito per i Mondiali. E’ distante da quel lungomare cittadino affollato fino a sera, con gente che corre a Praia do Futuro, passeggia, balla (sono stati superati i problemi per l’allestimento della ‘Fan Zone’), amoreggia o assapora negli innumerevoli chioschi-ristoranti i deliziosi aåai (frutta brasiliana) di queste parti o l’immancabile ‘chopp’, ovvero la birra gelata per la quale i brasiliani vanno matti. Ma qui va forte anche il pesce, cucinato in tutti i modi, e pescato da chi si muove in acqua a bordo della jangadas, imbarcazioni di legno fatte interamente a mano che sono il simbolo della regione. Questa è Fortaleza, capitale dello Stato del Cearà con 34 chilometri di spiagge in cui l’Italia ha giocato la semifinale di Confederations Cup persa ai rigori contro la Spagna, i cui giocatori prima e dopo quel successo hanno festeggiato a lungo con tanto di serata a luci rosse. Ai Mondiali sarà diverso, anche perché per il ritiro il ct Del Bosque ha scelto la lontana Curitiba. Nella capitale del Cearà giocheranno nella prima fase altre nazionali: Uruguay-Costa Rica, Brasile-Messico, Germania-Ghana e Grecia-Costa d’Avorio. Probabile che, visto il clima caldo e molto umido anche durante l’inverno brasiliano, si trovino bene le due squadre africane. Faticheranno invece i tifosi visto che, su richiesta della Fifa, è già stato annunciato che il Castelao verrà ‘blindato’ con la chiusura totale di una vasta zona nelle vicinanze dell’impianto. Come dire che, nonostante lo stadio sia in teoria ben collegato con i mezzi pubblici, durante i Mondiali i componenti della ‘torcida’ dovranno improvvisarsi maratoneti. Si parte dall’avenida Dedè Brasil, dalla Paulinho Rocha o dalla Juscelino Kubitschek, e buona fortuna a tutti.
Ecco anche lo stadio di Fortaleza: