In attesa di conoscere i verdetti delle partite in programma la prossima settimana, possiamo tranquillamente dire che la Champions League, ad oggi, non ha regalato chissà quali sorprese in termini di qualificazione. Le prime quattro squadre che si sono garantite l’accesso ai quarti di finale, come da pronostico, sono state Atletico Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e Paris Saint Germain, in rigoroso ordine alfabetico. E proprio dei francesi vogliamo parlare oggi.
Sia chiaro, arrivati a questo punto della competizione, poter fare delle previsioni è abbastanza arduo e, se sulla carta il Bayern Monaco ha grandi possibilità di bissare il successo dello scorso anno senza particolari patemi, è giusto dire che il Psg, se riuscirà a mantenere quella straordinaria costanza sin qui palesata, potrà dare del filo da torcere ad ogni avversaria. A differenza di tanti squadroni in possesso dei mecenati di turno, il club parigini è stato costruito in maniera molto intelligente.
C’è sì abbondanza di stelle, soprattutto in attacco, ma non ci sono sostanziali punti deboli, in quanto ogni reparto è stato rinforzato in maniera mirata ed opportuna, senza che i dirigenti si facessero prendere unicamente dalla smania di prendere il fuoriclasse in ogni dove. Per carità, ci sono stati degli acquisti, peraltro costososissimi, che non hanno assolutamente reso come pensato e sperato. Pensiamo a Lucas Moura e Javier Pastore, sui cui fallimenti, peraltro, in pochi ci avrebbero scommesso.
Ma nel corso degli anni è arrivata anche gente di sostanza e carattere, come i vari Maxwell, Marquinhos, Cabaye e Matuidi, perfetto corollario a quei fenomeni che rispondono ai nomi di Thiago Silva, Verratti, Ibrahimovic e Cavani. E poi c’è un tecnico, alla guida della squadra, che sta dimostrando, con i fatti, di non avere nulla in meno di tanti più acclamati colleghi: parliamo, ovviamente, di Laurent Blanc. L’ex allenatore del Bordeuax Sta riuscendo a gestire perfettamente una rosa piena di stelle, senza che nessuna di esse dia in escandescenze, e senza mai far venire meno l’equilibrio della squadra al momento di scendere in campo.
E non era mica facile, a leggere i nomi dei vari calciatori. La maggior parte dgli addetti ai lavori, ad esempio, si era espressa scetticamente sulla convivenza di Zlatan Ibrahimovic ed Edinson Cavani. Ed invece parliamo di una coppia goal spaventosa, con lo svedese che, col passare del tempo, diventa sempre più straordinariamente forte, e l’uruguagio che, dopo qualche titubanza iniziale, ha saputo mettersi, con umilità, al servizio del compagno, trovando egli stesso gloria con goal e prestazioni da urlo: sin qui, in due hanno messo assieme qualcosa come 62reti e 21 assist. Nessuno, in Europa, meglio di loro.
E qui non possiamo evitare di dedicare qualche parola in più allo svedese. Di lui, un tempo, si diceva che non fosse decisivo in Europa. Teorie supportate dall’assenza di goal pesanti nei match che contavano ma, di fatto, sempre molto particolari da sostenere. Ma tant’è, da quando è arrivato in Francia ha fatto un salto di qualità notevole, diventanto ad oggi uno dei tre calciatori più forti del mondo dato che, a conti fatti, non è una bestemmia metterlo al pari di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.
Ha una potenza disumana, compie con semplicità giocate che per altri sarebbe impossibile anche solo pensare, ed ha sviluppato un fiuto del goal da killer d’area di rigore. I compagni sono tranquilli con lui in campo, perchè sanno che partono con qualcosa in più rispetto agli avversari. Sempre. Nella luminosa carriera di Zlatan i crucci più grandi sono due, e si chiamano Champions League e Pallone d’Oro. E se alla sua età molti suoi colleghi sono già in declino, lui, con 33 anni da compiere, sembra avere la verve e la forza di un ragazzino, al punto da poterci ancora sperare. Semplicemente fantastico.
Insomma, sulla carta, questo Paris Saint Germain non è la squadra migliore d’Europa ma, come ben sappiamo, la legge del più forte, nel calcio, non sempre si fa valere. Ecco perchè, con la giusta dose di fortuna, che varrà soprattutto in fase di sorteggio, e continuando sulla falsariga di quanto fatto sin qui vedere non solo in Francia, ma anche oltre i confini patrii, il Psg potrebbe anche arrivare a giocarsi l’atto finale della Champions League. C’è un collettivo fantastico, con dei singoli ben al di sopra della media, un leader che risponde al nome di Ibrahimovic ed un tecnico capace come Blanc: praticamente, non manca nulla.
Qualcuno obietterà che, sin qui, i transalpini non hanno affrontato avversarie particolarmente ostiche. Ai gironi si sono trovati di fronte Olympiacos, Benfica ed Anderlecht, mentre agli ottavi il non irresistibile Bayer Leverkusen. Obietizioni legittime e sulla quali c’è poco da disquisire. Tuttavia, c’è la fortissima impressione che il Psg sia davvero una squadra molto solida e quadrata, per cui, in attesa di test più probanti, vogliamo riporre in essa assoluta fiducia. Del resto, come fai a non dare credito ad una compagine che vede al centro del suo progetto questo Ibrahimovic?