Il Manchester City stecca ancora. Cosa manca ai citizens per diventare grandi?

CalcioWeb

Manuel-Pellegrini-pleased-with-Malagas-collective-performance-188854Il Manchester City manca nuovamente l’appuntamento con la Champions League. Dopo anni nei quali i citizens non sono riusciti a superare il girone eliminatorio, in questa stagione sono riusciti ad approdare agli ottavi di finale, cedendo però al cospetto del Barcellona di Messi e compagni. Per l’ennesima volta gli uomini di Pellegrini hanno steccato al momento di compiere l’ultimo passo verso l’olimpo dei top club europei. Ma cosa manca al Manchester City per essere davvero una big d’Europa?

La domanda non è certo delle più semplici, ma noi abbiamo provato a dare delle spiegazioni in merito. Innanzi tutto c’è da dire che dal punto di vista economico, i citizens non hanno nulla da invidiare a nessuno. Lo sceicco Mansour garantisce investimenti cospicui ogni anno, ed i calciatori non possono certamente lamentarsi di nulla in quanto a staff e strutture. I problemi dunque risiedono altrove.

  1. In primis il mercato della squadra di Manchester non ci ha convinto affatto negli ultimi tempi. Ad esempio i 37 milioni spesi per Fernandinho sembrano essere eccessivi, così come eccessiva è la fiducia che Pellegrini ripone in Demichelis, difensore non più all’altezza di certi palcoscenici. Sommando gli investimenti di questa estate si arriva a 122 milioni di euro per acquistare: Fernandinho, Jovetic, Negredo e Jesus Navas. Certamente con quel gruzzoletto si poteva fare di meglio!
  2. La difesa è il punto debole della squadra. Nella gara d’andata Demichelis è stato assolutamente impresentabile, ed in quella di ritorno Lescott non è andato certo meglio. Invece di fare incetta di attaccanti, forse il City dovrebbe pensare a rinforzare la zona difensiva nel prossimo mercato.
  3. La mentalità di Pellegrini non è adatta ad una squadra del genere. Ha pensato solo a difendersi nella gara d’andata, dimenticandosi del potenziale offensivo dei suoi uomini. Probabilmente l’atteggiamento della prima gara casalinga sarebbe dovuto essere diverso, anche pensando alla gara di ritorno al Bernabeu. Bisognava fare il risultato in Inghilterra, ma con quell’atteggiamento era davvero impossibile.
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