Juve – Conte: “Capello pensi a se stesso: scudetti revocati e gioco non memorabile”

CalcioWeb

25798-antonio-conte-allenatore-della-juventusPur soddisfatto per il 3-1 ottenuto dai suoi in casa contro il Chievo, Antonio Conte non manca tuttavia di dire la sua a proposito di alcune critiche ricevute a causa delle “punizioni” promesse dopo il pari di Verona.

Prima, però, il tecnico salentino ha voluto spezzare una lancia per Sebastian Giovinco, fischiato all’uscita dal campo:
“Trovo ingiusto il clima che si è creato nei suoi confronti, non mi do spiegazione. C’è una tale amarezza che non ho nemmeno voglia di parlarne. Ognuno si faccia un esame di coscienza”.

Sull’efficacia dei metodi “educativi” scelti per tenere i suoi concentrati sull’obiettivo, Conte si dimostra convinto:
“Io non mi aspettavo risposte particolari, i miei calciatori me le danno quotidianamente. A volte devo alzare la voce per non smarrire la via maestra, l’ho fatto non per il pareggio di Verona ma per come si era verificato. Era giusto fare così per crescere ulteriormente, era per far notare che certi punti non vanno lasciati per strada. Cerco di tenere alta la tensione, se faccio bene o male lo lascio decidere agli altri”.

Iniziano così le frecciate, inizialmente non mirate:
Ho sentito tante fesserie, uno non può fare una cosa che subito si parla di sculacciata. Questo ormai è il calcio in Italia, rimango sbalordito perché si tratta di persone anche di un certo livello. Mi riferisco a quelli che vogliono fare i maestri senza conoscere gli ambienti altrui. Sarebbe opportuno che guardassero più in casa loro, magari c’è più puzza che qui”

E poi il riferimento a Fabio Capello, principale critico dei metodi di Conte, diventa palese:
Magari a qualcuno dà fastidio che con i nostri numeri possiamo superare quella Juventus, che vinse due scudetti ma a livello di gioco non fu memorabile. Ricordo la Juventus di Lippi, quella di Trapattoni. Quella di Capello ricordo solo che ha vinto due scudetti, poi revocati”.

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