Ancora Moggi: “Basso livello in serie A. Gervinho fa il fenomeno…”

CalcioWeb

moggiDopo le dure parole di ieri in merito alla diatriba tra Conte e Capello, Luciano Moggi è tornato a parlare oggi. “Siamo con Capello nel sottolineare la scarsa qualità del nostro attuale campionato, lontani sono i tempi in cui Milan, Inter, Roma, Lazio e Juventus, tutte in grado di poter vincere il campionato, davano quel senso di suspense che ormai non c’è più perché non ci sono più le rivali agguerrite di una volta“.

Ma Moggi non si ferma, e rincara la dose sulle pagine di Libero: “La nazionale di oggi ne è una prova – prosegue – così come la Roma, attualmente e meritatamente seconda, ne è un esempio: deve ancora poggiare le sue ambizioni su Totti che a 37 anni suonati ha ancora l’incombenza di doversi tenere sulle spalle la squadra. Destro al momento è solo una speranza, mentre  Gervinho, un contropiedista che nell’Arsenal di Arsene Wenger aveva collezionato 2 sole  presenze, è venuto in Italia a fare il fenomeno, a dimostrazione che nel nostro campionato è molto più facile giocare“.

Irriverente sarebbe il paragone con la Juve del 2006 forte in Italia e all’estero, nelle cui fila ci fu in quel tempo il Pallone d’oro Cannavaro e il vice Buffon, che dette alla nostra nazionale cinque giocatori e un allenatore, Lippi, con i quali ci laureammo Campioni del Mondo contro la Francia che contava anch’essa ben 4 giocatori juventini. Se raffrontiamo quella nazionale a questa di oggi – conclude Moggi – si ha la dimensione di quanto forte fosse la Juve 2006 che fù distrutta proprio per questo motivo. Disse infatti l’allora presidente del Coni dr.Gianni Petrucci: Un club che vince sempre non fa comodo alla propria Federazione….

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