“I portieri maturano dopo i 27 anni”, non si sa se questa affermazione sia una diceria popolare estrapolata dai bar sport o una statistica reale. Fatto sta che molti giovani portieri hanno dovuto aspettare pazientemente il loro giusto momento anagrafico prima di arrivare al top. Le eccezioni dei nostri tempi che si ricordino maggiormente sono rappresentate senz’atro dai grandi Gigi Buffon, Iker Casillas, Manuel Neuer, tutti a difendere sin da giovanissimi le porte di grandi blasoni. Dopo di loro si sta facendo prepotentemente spazio un ragazzone di Mönchengladbach, proveniente dalla grande scuola di Torhüter tedeschi, determinato a raccoglierne l’eredità, o almeno quella del suo connazionale.
Parliamo di Marc-Andrè ter Stegen, classe 1992, dalla sua Mönchengladbach ha gettato le basi per una grande carriera. Cresciuto col mito dei grandi portieri teutonici, da Sepp Maier a Oliver Kahn, che ha tentato di imitare già in fasce, a soli 4 anni veste già la maglia dei Die Fohlen, i Puledri, la squadra della città, una delle più antiche del calcio tedesco. Ma nel suo caso la maglia del Borussia di Mönchengladbach è si importante, ma lo son ancor più i guanti.
Una vita con la maglia del Mito, così i tedeschi chiamano la Borussia più antica, dire trafila per lui sarebbe quasi riduttivo, perché con quella maglia ci è nato e cresciuto, fino all’esordio da professionista nel 2010 con le riserve del Borussia II, a 18 anni non compiuti. Una prestazione dopo l’altra e l’anno seguente il tecnico Favre lo fa debuttare nel derby col Colonia a sei giornate dalla fine della Bundes, e lo farà giocare per le partite seguenti.
Favre ha già capito che l’anno dopo il titolare sarà lui, anche che ha soli 19 anni e come dicevamo per un portiere si dice essere prematuro, giocherà lui. E infatti è cosi, gioca 34 partite, che in Germania equivalgono all’intera stagione, subisce 24 reti e per 15 incontri tiene la porta inviolata. Numeri che guardati attentamente, conoscendo le difficoltà del ruolo, fanno capire la bravura di Marc, che l’anno dopo viene inserito , tra un fiume di centrocampisti e attaccanti, nella prestigiosa lista stilata da Don Balon, dei migliori giocatori nati dopo il 91.
Oggi ter Stegen oltre che essere difensore indiscusso della porta dei Die Fohle, bussa anche alla porta della nazionale, per la quale oggi è il vice Neuer. Per diventare qualcosa in più, la personalità non gli manca, anzi è forse la sua principale dote, un portiere che, come fanno i grandi, sa rimanere in piedi fino all’ultimo e scegliere il tempo di intervento, e sappiamo quanto questo conti, non bastasse è anche un portiere aggressivo nel sradicare il pallone nelle uscite basse, forse pecca ancora un pò in quelle alte (sarà l’età?), ma tra i pali lo assicurano colleghi di ruolo e addetti ai lavori, è fortissimo.
Forse sarà troppo giovane per essere giudicato, e forse chissà per difendere i pali della sua nazionale dovrà aspettare ancora i maledetti 27 anni, ma intanto Marc-André ter Stegen è già un giocatore del Barcellona FC, sarà lui il dopo Valdes, è lui il primo portiere a difendere la Meglio Gioventù.