La conferma: Il Genoa, sotto la gestione Gasperini, ha conosciuto una netta evoluzione. Sarà stato il feeling, storico, che da sempre lega l’allenatore alla piazza rossoblu, o sarà che Gasperini di esperienza ne ha da vendere. Sarà quel che sarà, ma questo Genoa è stato da lui rivoltato come un calzino ed è adesso candidato, a pieno titolo, alla salvezza. Ieri, pur dovendosi inventare la difesa, è riuscito a battere l’Inter tra le mura amiche: la battuta può venire facile, in relazione al momento poco brillante vissuto dai nerazzurri, ma l’acume tattico messo in pratica da Gasperini, sin dal giorno in cui è tornato al Genoa, è sotto gli occhi di tutti. Dopo l’Inter ha rischiato di bruciarsi, ma a rimanere scottata, ieri, è stata proprio la squadra nerazzurra.
La sorpresa: Diciamo la verità, l’esonero di Pioli non ci aveva entusiasmati neanche un poco. Vedere sia la piazza che i giocatori, estremamente contrari all’allontanamento dell’ex tecnico felsineo, ci rendeva perplessi. E invece Davide Ballardini ha ridato energia alla squadra, quell’energia che sembrava mancare da quando era iniziata la stagione. Quell’energia che, ieri, ha permesso di acciuffare in extremis il pareggio contro il Napoli: roba che solo chi ha carattere può fare. E questo Bologna il carattere l’ha finalmente tirato fuori, grazie anche al redivivo Rolando Bianchi, rilanciatosi con una doppietta in cui ha fatto apparire come l’ultimo degli arrivati Raul Albiol. Stanti così le cose, i rossoblu possono giocarsela tranquillamente per la salvezza.
La delusione: L’Inter sta davvero toccando il fondo: da quando è cominciato il 2014, l’Inter ha ottenuto 1 solo punto in 3 partite. Troppo poco e le colpe maggiori, a questo punto, rischiano di essere di Erick Thohir. Arrivato come il salvatore della patria, in realtà si sta dimostrando meno utile di un piccolo salvagente. Se non vede e non compra e, nell’Inter di oggi, di vendibile a buon prezzo c’è davvero poco. La squadra è tecnicamente assai modesta, ma ciò non basta a salvare Walter Mazzarri. Lo scorso anno Andrea Stramaccioni, con qualche giocatore in meno, a questo punto della stagione aveva 6 punti in più del tecnico toscano. Il campanello d’allarme suona forte: l’Inter ha bisogno di rinforzi ma anche di ritrovare il proprio allenatore che, di questo passo, rischia di vivere la peggior stagione della sua brillante carriera.
Il top player: In questa categoria ci piace, solitamente, indicare quegli elementi che, solitamente, stanno a guardare. Ed è per questo motivo che siamo felici di nominare, come top player della settimana, due centravanti che, sin qui, avevano collezionato solo brutte figure. Chiaro il riferimento ad Alessandro Matri e Rolando Bianchi. Il primo, ripudiato dal Milan, si è calato benissimo nella nuova realtà chiamata Fiorentina, rendendosi protagonista, in appena 45′ giocati, di ben 2 goal ed un assist contro il Catania. Il secondo, invece, era dato come sicuro partente e, a Bologna, su di lui si diceva che fosse inutile alla squadra: la risposta è arrivata sotto forma dei 2 goal rifilati al Napoli. Applausi per loro e speriamo che siano due protagonisti restituiti al calcio italiano.
Il flop player: Nelle partite giocate ieri, un ruolo negativo, nei risultati delle proprie squadre, lo hanno legato due difensori: Raul Albiol ed Alejandro Gonzalez. Il primo è calciatore di caratura internazionale, acquistato la scorsa estate dal Napoli, che lo ha prelevato dal Real Madrid. Sin qui si era reso protagonista di un campionato impeccabile, poi è arrivato Rolando Bianchi e gli ha fatto fare la figura del fesso: in due occasioni su due, il centravanti del Bologna lo ha lasciato sul posto, regalando alla sua squadra una gioia immensa. Ci sta, perchè una giornata storta può capitare a chiunque. Scellerato è invece l’aggettivo che meglio qualifica Alejandro Gonzalez, difensore classe 1988 del Verona: quando il pareggio degli scaligeri in casa del Milan pareva acquisito, ecco che l’uruguagio si è invento un fallo assurdo, in piena area di rigore, ai danni di Kakà. Risultato? Balotelli va dal dischetto e spiazza Rafael, con tanti saluti al Verona.
Il goal più bello: E’ stata dura scegliere, ma abbiamo deciso di premiare, ex aequo, le perle firmate da Paul Pogba ed Emmanuel Badu. Il centrocampista della Juventus, contro la Sampdoria, è sembrato sonnecchiare per l’intera durata del match. Poi, ad un certo punto della ripresa, ha deciso di svegliarsi dal torpore ed inventarsi un goal dei suoi: bomba a giro, di destro, da fuori area, e Da Costa che non può farci nulla. Poco da dire, questo è un calciatore straordinario. E non sarà di uguale talento, ma rimane comunque un ottimo centrocampista Emmanuel Badu dell’Udinese, autore di una perla di rara bellezza: ricevuta palla da un compagno, la stoppa di petto e, aspettandola scendere al momento giusto, fa partire un destro di collo pieno, con la sfera che s’insacca alle spalle dell’incolpevole Berisha.