Con il comunicato di ieri di Silvio Berlusconi è stata messa una pezza alla situazione societaria del Milan: la conferma di Adriano Galliani, che dividerà il ruolo di amministratore delegato con Barbara Berlusconi, pone i rossoneri al riparo di ogni rivoluzione da qui ai prossimi mesi. E tuttavia di definitivo non c’è nulla e proprio il periodo che andrà da qui a fine stagione sarà decisivo per capire su quale strada proseguire. Insomma, la convivenza tra i due ‘grandi nemici’, vale a dire Barbara e Galliani, è ancora tutta da verificare: se dovesse funzionare, si provvederà solo ad un parziale restyling societario. Diversmaente, verrà messa in atto la rivoluzione più volte paventata dalla figlia del Presidente rossonero. In ogni caso dovrebbero saltare, comunque, alcune teste eccellenti, come quella di Ariedo Braida cui sarà dato il benservito a favore di un nuovo Direttore Sportivo: in tal senso, il sogno del Milan è sempre quello di portare a Milano Fabio Paratici, attuale braccio destro di Beppe Marotta alla Juventus, ma non sembrano esserci grossi margini perchè ciò accada. Difficile anche strappare Daniele Pradè alla Fiorentina, ed ecco che le alternative più credibili rimangono due: Pietro Leonardi del Parma e Sean Sogliano del Verona. Corsa a due, dunque, con il ds degli scaligeri attualmente favorito. Per quel che riguarda Galliani, qualora si dovesse rendere conto che non potrebbe lavorare con Barbara Berlusconi, a fine anno lascerebbe ed entrerebbero in società figure come Paolo Maldini e Demetrio Albertini che, ad oggi, rimangono in sospeso. Insomma, col tempo ne sapremo decisamente di più.
Il futuro del Milan è ancora un’incognita: decisivi i prossimi mesi
